domenica 12 ottobre 2008

Poetry Hill

I bicchieri della festa


di Riccardo Dagri


La festa è finita!


E' ormai ora di dormire

ma i miei occhi non si chiudono


e allora il mio sguardo vaga

nella stanza e si ferma alla

vista dei bicchieri


quei bicchieri della festa

che solo qualche minuto prima

facevano sentire l'allegra melodia

del brindisi...


ora sono tutti via.

Ci sono io, la notte e quei

bicchieri ammassati nel lavello

che domani saranno lavati...


E l'acqua che li laverà porterà

via le tracce dell'allegra serata.


Non so spiegarmi il perché,

ma quei bicchieri che sento miei amici

ora mi mettono tristezza...


Pensiero della Domenica - 60

A cura del sito “Vie dello Spirito


XXVIII^ del Tempo Ordinario - 12/10/2008


Un Re fece una festa di nozze per suo figlio


Il Messia continua ancora a parlare in parabole e presenta il Regno dei cieli come un convito nuziale.

“Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servitori a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati «Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!». [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

venerdì 10 ottobre 2008

Pio XII

A cinquant’anni dalla morte del grande Papa Pio XII - il servo di Dio Eugenio Maria Giuseppe Pacelli - la verità sulla santità della sua figura emerge lentamente dalle paludi della calunnia.

Nella prima metà dei citatissimi e, in qualche aspetto, disgraziatissimi anni ’60, Rolf Hochhuth insinuò la celeberrima diffamazione circa le simpatie nazionalsocialiste del Pontefice.

L’ultimo chiarimento sull’autentica verità storica, in ordine di tempo, ce la offre Paolo Mieli (direttore del Corriere della Sera) che, come dovrebbe essere noto, non è un fervente cattolico ultra ortodosso.

Anche se le accuse di antisemitismo - addirittura - sono via via rispedite al mittente dalla scienza storiografica, l’iter per una probabile beatificazione di Pio XII procede ovviamente con estrema lentezza. Le calunnie appagano ma, alla lunga, danneggiano il calunniatore più del calunniato.

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silvio

martedì 7 ottobre 2008

Santa Maria delle Vittorie

La Battaglia di Lepanto rappresenta quasi un archetipo del combattimento cristiano. Del combattimento individuale: «La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti». (Ef 6, 12).

Ma anche secolare, carnale: «Lo interrogavano [a Giovanni Battista] anche alcuni soldati: “E noi che dobbiamo fare?”. Rispose: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe”». (Lc 3, 14). San Giovanni non dice di buttare la divisa secolare alle ortiche o di disertare.

Ναύπακτος - Naupaktos (alla lettera: costruisco le navi) - è il nome antico originale greco di Lepanto. Di conseguenza, in Oriente, Maria Ausiliatrice (Auxilium christianorum) è conosciuta come Panaghia naupaktiotissa (Tutta santa di Lepanto).

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silvio

lunedì 6 ottobre 2008

Nessun rimorso di coscienza? Ahi, ahi, ahi…

Il pietoso ed ennesimo caso di cattolicesimo adulto, creato stavolta dalla Roberta de Monticelli di turno, mi dà l’occasione di ritirare fuori il solito Magistero e tentare di palesare a cosa cavolo serve la coscienza umana e a cosa non serve.

La coscienza umana non serve a creare una legge morale e tantomeno “la” Legge morale.

Per questo c’è già il Decalogo, provvisorio in Mosè e compiuto in Gesù Cristo. Il resto è maldestra invenzione umana. [leggi tutto]

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silvio

domenica 5 ottobre 2008

Pensiero della Domenica - 59

A cura del sito “Vie dello Spirito


XXVII^ del Tempo Ordinario - 05/10/2008


"Darò la vigna in affitto ad altri contadini..."


Nella precedente parabola Gesù aveva opposto una classe del popolo ebreo, orgogliosa ed ostinata come i farisei, alla classe degli infimi e dei peccatori, pentiti e convertiti.

In questa parabola invece, e nella seguente, tutto il popolo eletto, che verrà riprovato, viene contrapposto ai pagani, che verranno accolti nel regno dei cieli.

L’insegnamento vale per ogni anima che respinge il divino invito alla salvezza, e dell’anima che, antecedentemente lontana da Dio, accoglie tale invito. [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

sabato 4 ottobre 2008

Epistemica

Non sono del tutto d’accordo con Imre Toth, quando dice che «la filosofia non è mai stata e non sarà mai una scienza». (La filosofia e il suo luogo nello spazio della spiritualità occidentale, Bollati Boringhieri, p. 23). Subito dopo, infatti, aggiunge: «Tuttavia è un sapere […]». (ibidem). Qua c’è una contraddizione.

Per i medievali il sapere, la sapientia, era la contrazione di sapida scientia, ovvero di una scienza che porta con sé il sapore (sapidus = saporito, gustoso), il gusto della meraviglia e della bellezza verso il creato, verso la persona umana o angelica e verso Dio (persona divina). [leggi tutto]

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silvio

giovedì 2 ottobre 2008

L’eterna Opera di Dio

Oggi è il compleanno dell’Opus Dei: ottanta candeline.

Merita leggere, per l’occasione, la rigorosa inchiesta di Vittorio Messori, titolata appunto Opus Dei. Un’indagine (Mondadori).

Ma merita leggere, in merito, anche solo l’ultimo articolo del giornalista e scrittore. Me lo segnala (l’articolo ovviamente) Sebastiano Mallia, curatore del sito messoriano Et-et.

«Il tempo è il nostro tesoro, il "denaro" per comprare l'eternità(Solco, 882) San Josemaría Escrivá.

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silvio