giovedì 31 gennaio 2013

Costantino, padre della Cristianità medioevale


di Guido Vignelli

Il romano Ponte Milvio è oggi noto per i lucchetti ivi apposti dalle coppie innamorate, finalmente rimossi dal Comune; è invece quasi dimenticato per la vittoria militare ivi ottenuta, il 28 ottobre 312, dall’imperatore Flavio Valerio Costantino (detto “il Grande”) sull’usurpatore Massenzio. Questa vittoria permise la promulgazione, avvenuta il 13 febbraio 313, del cosiddetto Editto di Milano, che sancì la definitiva legalizzazione del Cristianesimo nell’impero romano. Ricorre ormai il XVII centenario di questi due grandi fatti storici, che prepararono la nascita della Cristianità e segnarono il passaggio dall’età antica a quella impropriamente detta “medioevale”. Questo centenario ha finora avuto poche celebrazioni, come quelle tenutisi a Roma e a Milano. Tuttavia, lo scarso dibattito pubblico che hanno sollevato è stato caratterizzato da una strana novità: Costantino viene oggi riabilitato da alcuni fra quegli ambienti progressisti che prima l’avevano sempre condannato. [leggi tutto]

© Il Corriere del Sud

“Don Bosco mistico”


A 125 anni dalla sua morte un ritratto inedito del padre dei Salesiani

Don Bosco, semplicemente don Bosco. Padre dei Salesiani, padre dei ragazzi di un tempo, padre dei ragazzi di oggi, don Bosco non ha età, perché non è figlio di ideologie, ma figlio del Vangelo e della Tradizione, per questo non passa di moda e continua a essere Maestro di tutti, anche della Chiesa.
A 125 anni dalla sua morte, 31 gennaio 1888, e nel bicentenario della nascita, le Edizioni La Fontana Di Siloe presentano il libro di Cristina Siccardi Don Bosco mistico. Una vita tra cielo e terra, un ritratto inedito del Santo in libreria e in formato eBook. [leggi tutto]

© Zenit

L’altra faccia del sole


Dalla “Premessa” del libro: “L’altra faccia del Sole”, Armando Editore, Roma 2013

di Giancarlo Infante

Sin dagli albori la cultura tradizionale ha associato al sole significati sacri e trascendenti. Pertanto, uno dei primissimi culti sorti all’interno delle comunità primordiali, insieme a quello della “terra madre”, è quello solare, come testimoniano d’altronde reperti archeologici situati in ogni parte del mondo.
Anche in Italia nei pressi di Sellero, in Val Camonica, sono state ritrovate antichissime incisioni rupestri e petroglifi riconducibili alla religiosità solare e runica. Uno in particolare, denominato per la sua forma rosa camuna, verrà ripreso millenni dopo in ambito indo-europeo quale ruota solare, in lingua sanscrita denominataSvastikà ossia “portatore di salute”, che sarebbe divenuta tristemente famosa perché associata alla Hakenkreuzcroce uncinata, e alla mitologia iperborea di Thule che avrebbe ispirato le malefiche trame naziste. [leggi tutto]

© Sferamundi

mercoledì 30 gennaio 2013

Il martirio dell’equilibrio


di Costanza Miriano

Sono passate le due di notte. Sono indecisa se dire l’Ufficio delle letture di oggi, cioè ormai di ieri, insomma quello che avrei voluto dire più o meno una ventina di ore fa, oppure fare finta di niente e aprire con disinvoltura direttamente l’ufficio di domani, che poi ormai è oggi, cioè insomma quello che nei monasteri diranno prima delle lodi, fra qualche ora – almeno in Italia, perché chissà magari col fuso del Giappone sarei un po’ meno in ritardo (non so, non mi sono mai applicata per capire da che parte si gira per contare le ore).
Non è che sia tardi perché sia successo qualcosa di particolare, oggi: è stata una giornata normale, impossibile come nella media. Piena come un uovo di cose da fare; tutte buone, tutte belle, e tutte utilissime per carità. Peraltro ho anche perduto pochissimo tempo, neppure una fila al semaforo: è sabato e non ho lavorato fuori casa. [leggi tutto]

© Il blog di Costanza Miriano

Il vescovo “impresentabile” che sfida i progressisti


Il National Catholic Reporter, giornale liberal “la pianti di dirsi cattolico”

di Paolo Rodari

Per la prima volta nella sua storia il Catholic Kay, la storica rivista della diocesi di Kansas City-Saint Joseph (ventisette contee nello stato del Missouri), è andata a ruba. In prima pagina, infatti, c’è un attacco frontale firmato dal vescovo Robert William Finn, 59 anni, contro quella che è probabilmente la più prestigiosa rivista cattolica di area progressista americana, il National Catholic Reporter, che tra l’altro ha la sua sede principale proprio nel cuore della città di Kansas City. Le parole di Finn non sono equivocabili: a suo dire la rivista “dovrebbe rimuovere l’aggettivo ‘cattolico’ dal proprio nome” perché “è tutto tranne che una rivista cattolica”. Dice Finn: “Negli ultimi mesi sono stato letteralmente sommerso di e-mail e altra corrispondenza da parte di cattolici preoccupati per le posizioni editoriali del Reporter: una rivista che ufficialmente e apertamente condanna l’insegnamento della chiesa sull’ordinazione delle donne, minando con insistenza la dottrina sulla contraccezione artificiale e sulla morale sessuale in generale, diffondendo teologie dissidenti e che respingono dichiaratamente e in più punti quanto stabilisce il magistero della stessa chiesa”. [leggi tutto]

© Il Foglio

martedì 29 gennaio 2013

SignorG

Giorgio Gaber

di Rino Cammilleri

A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber(scik: nome completo) c’è la consueta rimembranza di un uomo di spettacolo che fu famoso e or non c’è più. Succede a tutti, specialmente ai cantanti. Serve anche a far vendere qualche cofanetto con i loro successi, l’opera omnia in confezione lusso, i libri di biografie, il tutto a giustissimo vantaggio degli eredi. I giornali dedicano qualche pagina, le tivù qualche intervista e/o un collage di spezzoni. Poi, si attende il ventennale. Valendo sempre la regola del parce sepultis, cioè che dei defunti se non si può parlar bene almeno si taccia, si rischia però che quelli che non c’erano perché nati dopo vedano solo l’oleografia e non la storia. E non sappiano mai che il celebrato, ai suoi tempi, non era un fascio di luci a tutto tondo, ma aveva –come tutte le cose umane- qualche nuance. E dire, tuttavia, che la sua uscita sul Vaticano (musicale, come al solito: «…vorrei che tutti i Vaticani sprofondassero…») fu una delle sue ultime, suscitò qualche polemica ma fu, proprio per questo, ospitata in prima serata da Celentano in uno dei suoi show. [leggi tutto]

© Antidoti

“Per molti” vince su “per tutti”. Ma c'è chi non si arrende


La nuova traduzione delle parole della consacrazione voluta dal papa sta per arrivare anche in Italia. Ma già sono state annunciate proteste e disobbedienze

di Sandro Magister

Mentre si avvicina alla conclusione la "recognitio" vaticana della nuova versione italiana del messale romano, la disputa sulla traduzione del "pro multis" nella formula della consacrazione eucaristica ha registrato nuove battute.
L'ultima ha per autore il teologo e vescovo Bruno Forte.
In un articolo su "Avvenire" del 19 gennaio 2013 Forte si è di nuovo schierato con decisione per tradurre "pro multis" con "per molti", invece che con "per tutti" come si fa da più di quarant'anni in Italia e come analogamente si è fatto in molti altri paesi.
"Per molti" è la traduzione che lo stesso Benedetto XVI esige che venga adottata nelle varie lingue, come ha spiegato in una lettera ai vescovi tedeschi dell'aprile dl 2012. [leggi tutto]

© Chiesa news

Bagnasco spiazza i cattolici “adulti”


di Stefano Fontana

Il Cardinale Bagnasco di Todi 1 è tornato - e alla grande - nella Prolusione al Consiglio permanente della CEI di ieri lunedì 27 gennaio. Non è un segreto che nonostante il suo discorso a Todi1, tra i cattolici si sia diffusa una notevole incertezza sulla strada politica da seguire. Tanto è vero che molti avevano cominciato a pensare di dare ormai per persa questa tornata elettorale e di mettere piuttosto le basi per ricominciare un percorso dal 26 febbraio, a conteggi fatti. Questa Prolusione non farà forse a tempo ad invertire la tendenza alla confusione circolante tra i cattolici, ma senz’altro può fare chiarezza per il lungo periodo e per una ripresa futura. [leggi tutto]

© La Nuova Bussola Quotidiana

lunedì 28 gennaio 2013

Trieste: Quarto Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo

Le spregevoli motivazioni di chi vuole le nozze gay

Maria Miller

Conoscete Maria Miller? Ci propina bugie sui matrimoni omosessuali

di Giuliano Ferrara

Questo mi fa impazzire, non il bouquet di fiori scambiato da marito a marito, da moglie a moglie, a tutto ci si abitua, ma la motivazione di Maria Miller, ministro della Cultura a Londra: “Crediamo che il matrimonio sia una buona cosa e vogliamo incoraggiare più coppie a unirsi”. E’ una bella presa per il culo, no? Capisco le prime due righe del bill che tra qualche mese ai Comuni e ai Lord sarà votato da laburisti e liberali e conservatori in funzione di progressisti: “Il matrimonio di coppie dello stesso sesso è legale”. [leggi tutto]

© Il Foglio

domenica 27 gennaio 2013

La colonizzazione della natura umana


di Giampaolo Crepaldi

Oggi, 26 gennaio, viene presentato a Trieste il IV Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa, titolato «La colonizzazione della natura umana». Il rapporto viene redatto a cura dell'Osservatorio Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa e di Vita Nuova, settimanale cattolico di Trieste. Per l'occasione pubblichiamo la relazione di monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste e presidente dell'Osservatorio.

Ci ritroviamo ancora una volta per la presentazione dell’annuale Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo che l’Osservatorio Cardinale Van Thuân ha curato insieme ad altri cinque Istituti di ricerca internazionali. Rispetto all’edizione dell’anno scorso si è aggiunta alla squadra l’Area di ricerca in Dottrina sociale della Chiesa della Pontificia Università Lateranense. È stato lo stesso Magnifico Rettore della Lateranense, S. E. Mons. Enrico Dal Covolo, a caldeggiare questa collaborazione e la cosa ci ha molto onorato. [leggi tutto]

© La Nuova Bussola Quotidiana

giovedì 24 gennaio 2013

Il mondo gay e le vestali di un certo conformismo



C’è una frase di George Orwell che mi è venuta in mente leggendo sul Foglio del 15 gennaio le obiezioni di Luigi Manconi a quanto da me scritto sul Corriere della Sera del 30 dicembre scorso («Le religioni che sfidano il conformismo sui gay»): quando ho osservato che la discussione pubblica italiana sul riconoscimento del diritto al matrimonio e all’adozione per le persone omosessuali è caratterizzata da una mancanza di voci fuori dal coro rispetto al mainstream, il flusso delle idee dominanti. In specie da parte di chi, per professione (gli psicanalisti) o per vocazione (gli intellettuali in genere), in quella discussione, invece, dovrebbe far mostra della massima indipendenza di giudizio. [leggi tutto]

© Corriere della Sera

La credibilità della Chiesa. Autentica per natura

Inos Biffi

di Inos Biffi

Si sente molte volte parlare di Chiesa che deve essere “credibile”, e non raramente si invita a pregare perché lo sia, specialmente nell'orazione dei fedeli, ch'è stata assunta da non pochi come l'occasione propizia per manifestare i propri pensieri e le proprie parole in libertà. Ma, esattamente, che cosa si intende dire quando si chiede a Dio che la Chiesa sia credibile? Se per credibilità della Chiesa si intende la sua autenticità e verità, allora si deve osservare che la Chiesa è autentica e vera per la sua stessa natura e istituzione, ed è Cristo stesso a garantire e conferire tali imperdibili prerogative. Diversamente, non sarebbe più la Chiesa di Cristo; non rappresenterebbe più il suo Corpo e la sua Sposa, cesserebbe di essere intimamente animata e guidata dallo Spirito Santo. [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano, sangiovanninoalessandria.blogspot.it

San Francesco di Sales Patrono dei Giornalisti


Mons. Giampaolo Crepaldi, Arcivescovo di Trieste, incontra i Giornalisti

Cari amici giornalisti,
1. Celebriamo oggi la memoria liturgica di San Francesco di Sales. Figlio primogenito, Francois nacque il 21 agosto 1567 in Savoia nel castello di Sales. Ricevette sin dalla più tenera età un’accurata educazione, coronata dagli studi universitari di giurisprudenza a Parigi e a Padova.
Già ai tempi della sua frequentazione accademica erano iniziati ad emergere i suoi interessi teologici, culminati poi nelle scoperta della vocazione sacerdotale. Nel 1593 ricevette l’ordinazione presbiterale ed il 21 dicembre celebrò la sua prima Messa. Fu sacerdote zelante ed instancabile lavoratore nella vigna del Signore. Per far pervenire a tutti il Vangelo del Signore, si diede alla pubblicazione di fogli volanti, che egli stesso faceva scivolare sotto gli usci delle case o affiggeva ai muri, meritandosi nel 1923, per questa originale attività pubblicitaria, il titolo di patrono dei giornalisti e di quanti diffondono la verità cristiana servendosi dei mezzi di comunicazione sociale. [leggi tutto]

© Diocesi di Trieste

Dalla “radice santa” l’unico vero Dio


di Silvio Brachetta

San Giovanni Evangelista e san Paolo Apostolo, forse più di altri autori sacri, hanno evidenziato il «valore permanente di tutto l’impianto salvifico, che Dio ha introdotto nella storia attraverso i Giudei». San Giovanni riporta le parole di Gesù alla Samaritana e afferma che «la salvezza viene dai Giudei» (Gv 4, 22), nel senso che Gesù Cristo è giudeo e «Re dei Giudei» (Gv 19, 19), ma anche nel senso che vi è una «radice santa», della quale parla san Paolo in Rm 11, 16. L’Apostolo delle genti specifica che la santa radice appartiene all’albero d’Israele e che i cristiani non ebrei - a differenza degli stessi Apostoli e della beata Vergine Maria - sono innestati alla sacra pianta dell’ulivo (Israele) come rami di «oleandro», cioè come rami di un’altra pianta, anziché come rami d’ulivo (cf Rm 11, 17). Per tale verità san Paolo afferma che «Dio non ha ripudiato il suo popolo [gli ebrei, ndr], che egli ha scelto fin da principio». «I doni e la chiamata di Dio», aggiunge infatti l’Apostolo, «sono irrevocabili» (Rm 11, 29). [leggi tutto]

© Vita Nuova

mercoledì 23 gennaio 2013

Musicista di Dio e seguace paolina (parte 2)


Qua la parte 1

di Silvio Brachetta

Il padre Juan De Bono, in un suo libro su Elisabetta della Trinità (1880-1906), ha ricordato di come la beata seppe rispondere alle lusinghe del pianista Charles Hallo, che la corteggiava con insistenza. «Carlo, tu mi annoi», gli disse schiettamente, forse reprimendo l’umano e onesto desiderio di un affetto. Ma Elisabetta aveva già deciso, in cuor suo, di abbandonare le cure mondane e di abbracciare definitivamente la vita religiosa. Da tempo era sua intenzione entrare nel Convento carmelitano a Digione, nonostante la contrarietà di sua madre. La signora Catez alla fine cedette e permise alla figlia, raggiunta l’età di ventun’anni (1901), di entrare nel Carmelo e di farsi suora. [leggi tutto]

© Il Settimanale di Padre Pio

Croazia, gli ex comunisti la buttano sul sesso

Zoran Milanović

di Josip Horvaticek

La Chiesa croata sta affrontando il più massiccio e potente attacco contro la fede cattolica del popolo croato dai tempi dell'invasione dei turchi, un attacco perfino più grave e pericoloso dei quasi cinquant'anni di dittatura comunista jugoslava.
Incapace di risolvere la gravissima crisi economica che sta portando il Paese sull'orlo della bancarotta e della povertà di massa, il nuovo governo di sinistra guidato dall'ex (ma non troppo) comunista Milanovic cerca di mantenere unita la propria base elettorale puntando tutte le sue carte su uno scontro diretto contro la Chiesa cattolica e su una radicale rivoluzione di valori che trasformi la cattolica Croazia in un Paese dalla legislazione tra le più liberal del mondo. [leggi tutto]

© La Nuova Bussola Quotidiana

Dall’URSS all’Unione Sovietica Europea, il progetto del mondialismo socialista


Intervista a Vladimir Bukovskij

di Alessandra Nucci

Vladimir Bukovsky, 70, è uno dei più noti ex-prigionieri politici dell’ex-Unione Sovietica. In totale trascorse dodici anni di internamento, tra prigioni, campi di lavoro e ospedali psichiatrici, prima di essere espulso e scambiato con il prigioniero cileno Luis Corvalan nel 1976. Da allora vive a Cambridge e ha preso la cittadinanza britannica. [leggi tutto]

© Radici Cristiane

martedì 22 gennaio 2013

“Ecce Bombo”, aspirante ministro degli esteri


«Che dici: vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate: dai, vieni di là con noi. E io: andate, andate, vi raggiungo dopo. Vengo, ci vediamo là. No, non vengo».
Nanni Moretti in “Ecce Bombo”, riproposto da Sandro Magister e indirizzato ad Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio.

La ricerca del Graal non si fa da soli


di Giovanni Fighera

Se chiediamo ai ragazzi se abbiano sentito nominare le storie di Lancillotto e Ginevra o la storia del Sacro Graal, molto probabilmente risponderanno di sì. Se, però, chiederemo loro se abbiano studiato lo scrittore francese Chrétien de Troyes (1135-1190 ca), se abbiano letto almeno qualche riga dal Lancillotto o il cavaliere della carretta o dal Perceval, dall’Erec et Enide o dall’Yvain, quasi sicuramente la loro risposta sarà negativa. Raramente gli insegnanti di Letteratura italiana dedicano qualche ora di lezione a questo autore.
E pensare che Chrétien de Troyes è uno degli scrittori più importanti del Medioevo, forse il più grande prima dell’avvento di Dante. Come si può capire il racconto di Francesca nel canto V dell’Inferno senza conoscere la storia di Lancillotto e Ginevra cui lei si riferisce esplicitamente (circolavano all’epoca di Dante versioni della storia anche redatte da altri autori): «Noi leggiavamo un giorno per diletto/ di Lancialotto come amor lo strinse;/ soli eravamo e sanza alcun sospetto./[…] ma solo un punto fu quel che ci vinse./ Quando leggemmo il disiato riso/ esser basciato da cotanto amante,/ questi, che mai da me non fia diviso,/ la bocca mi basciò tutto tremante./ Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse»? [leggi tutto]

© La Nuova Bussola Quotidiana

sabato 19 gennaio 2013

“I giornali cattolici non parlino in modo neutro delle vicende della vita civile”



Le parole di Monsignor Crepaldi, arcivescovo di Trieste presentano il libro del direttore Stefano Fontana: “La Fede ragionata. Cento editoriali di Vita Nuova”

di Giuseppe Brienza

«Vita Nuova, come ogni settimanale diocesano, parla non solo della vita della comunità cattolica ma anche di questioni legate alla vita civile. Non ne parla, però, in modo neutro, ma si sforza di considerarle alla luce di Cristo e secondo gli insegnamenti della Chiesa»: comincia proprio così la “Prefazione” dell’Arcivescovo di Trieste Mons. Giampaolo Crepaldi, al libro che raccoglie gli editoriali degli ultimi due anni pubblicati sulla prima pagina del suo settimanale diocesano, a firma del direttore Stefano Fontana (“La Fede ragionata. Cento editoriali di Vita Nuova”, Edizioni Cantagalli, Siena 2012, pp. 252, € 15). [leggi tutto]

© Vatican Insider