lunedì 14 gennaio 2013

Lo stupore del reale


Alla base di ogni scienza e filosofia vi è la realtà delle cose esistenti, il fatto cioè che “le cose sono”. Si tratta di un'evidenza intellettuale, una certezza comune a tutti gli uomini. Non è dunque il pensare che fonda la realtà, ma viceversa.

di Lorenzo Bertocchi

Il fatto che vi sia una realtà viene prima di ogni discorso sulle cose della realtà e sul pensiero del soggetto che le conosce, anche perché sia le cose, che il soggetto conoscente sono essi stessi parte di quella realtà.
Se non si accetta che, prima di tutto, le cose “sono”, diviene impossibile fondare la scienza, ma più in generale si cade in contraddizione nel momento in cui si vuole tentare di spiegare tutta la realtà (il mondo e l’io). È la grande intuizione di Parmenide che deve essere recuperata: «L’essere è, il non essere non è», senza questa pietra posta a testata d’angolo l’affermazione e la negazione finiscono per essere compatibili, cosa in sé contraddittoria. [leggi tutto]

© Il Settimanale di Padre Pio

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