Laici-liberali, cattolici, nazionalfascisti e
italo-marxisti lo riconoscono come padre nobile. Per poi tradirlo...
di Marcello Veneziani
Gli costò un anello di
famiglia la pubblicazione a sue spese, in edizione ridotta per risparmiare,
della sua opera capitale, la Scienza
Nuova (1725), che esce ora da Bompiani in tutte e tre le sue versioni, con
un saggio di Vincenzo Vitiello (pagg.1504, euro 30). Giambattista Vico
(1668-1744) pensò la sua Scienza al
tempo del soggiorno in Palazzo de Vargas a Vatolla, il castello «di bellissimo
sito e di perfettissima aria» dove per una decina d'anni fu precettore della
famiglia Rocca; qui si innamorò della figlia del signore, che non se lo filò e
lui ne cantò perfino le nozze scrivendo con la morte nel cuore un elogio alla
sposa. [leggi
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© Il Giornale
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