lunedì 14 gennaio 2013

Giambattista Vico, il filosofo buono per tutte le ideologie


Laici-liberali, cattolici, nazionalfascisti e italo-marxisti lo riconoscono come padre nobile. Per poi tradirlo...

di Marcello Veneziani

Gli costò un anello di famiglia la pubblicazione a sue spese, in edizione ridotta per risparmiare, della sua opera capitale, la Scienza Nuova (1725), che esce ora da Bompiani in tutte e tre le sue versioni, con un saggio di Vincenzo Vitiello (pagg.1504, euro 30). Giambattista Vico (1668-1744) pensò la sua Scienza al tempo del soggiorno in Palazzo de Vargas a Vatolla, il castello «di bellissimo sito e di perfettissima aria» dove per una decina d'anni fu precettore della famiglia Rocca; qui si innamorò della figlia del signore, che non se lo filò e lui ne cantò perfino le nozze scrivendo con la morte nel cuore un elogio alla sposa. [leggi tutto]

© Il Giornale

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