giovedì 24 gennaio 2013

Dalla “radice santa” l’unico vero Dio


di Silvio Brachetta

San Giovanni Evangelista e san Paolo Apostolo, forse più di altri autori sacri, hanno evidenziato il «valore permanente di tutto l’impianto salvifico, che Dio ha introdotto nella storia attraverso i Giudei». San Giovanni riporta le parole di Gesù alla Samaritana e afferma che «la salvezza viene dai Giudei» (Gv 4, 22), nel senso che Gesù Cristo è giudeo e «Re dei Giudei» (Gv 19, 19), ma anche nel senso che vi è una «radice santa», della quale parla san Paolo in Rm 11, 16. L’Apostolo delle genti specifica che la santa radice appartiene all’albero d’Israele e che i cristiani non ebrei - a differenza degli stessi Apostoli e della beata Vergine Maria - sono innestati alla sacra pianta dell’ulivo (Israele) come rami di «oleandro», cioè come rami di un’altra pianta, anziché come rami d’ulivo (cf Rm 11, 17). Per tale verità san Paolo afferma che «Dio non ha ripudiato il suo popolo [gli ebrei, ndr], che egli ha scelto fin da principio». «I doni e la chiamata di Dio», aggiunge infatti l’Apostolo, «sono irrevocabili» (Rm 11, 29). [leggi tutto]

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