mercoledì 9 gennaio 2013

Don Bosco tra Risorgimento e Italia postunitaria

San Giovanni Bosco
di Roberto Spataro

Che cosa pensò “il più santo degli italiani e il più italiano dei santi” di quel vasto ed articolato processo storico che portò alla nascita dell’Italia unita? Considerando il suo ruolo pubblico e l’estensione della sua azione socio-educativa, fu il fondatore dei Salesiani, in qualche modo, partecipe degli avvenimenti risorgimentali?
“Eccellenza! Sappia che don Bosco è prete all’altare, prete in confessionale, prete in mezzo ai suoi giovani, e come è prete in Torino, così è prete a Firenze, prete nella casa del povero, prete nel palazzo del Re e dei ministri!” (cit. in G.B. Lemoyne).
Con queste parole schiette e coraggiose, don Giovanni Bosco (1815-1888) intraprese la sua conversazione con Bettino Ricasoli, Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia, nel dicembre 1866, quando fu ufficiosamente incaricato di appoggiare la missione diplomatica affidata al Commendatore Michelangelo Tonello per giungere ad un accordo tra lo Stato italiano e la Santa Sede a proposito delle numerose sedi episcopali vacanti, in pieno processo risorgimentale. [leggi tutto]

© Il Corriere del Sud

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