martedì 30 giugno 2009

Est! Est!! Est!!! (non il vino)

È attivo finalmente il sito della Comunità cattolica cinese in Italia - 意大利华人天主教会 - non sterminato, ma ricchissimo comunque di materiale interessante.

Segnalo, in particolare, lo spazio delle letture domenicali, con la Bibbia in versione italiana e cinese. Nonché i link alla traduzione integrale delle Sacre Scritture.

Per il momento Dio ci ha dato la grazia di ben nove comunità (a Roma, Milano, Firenze, Prato, Rimini, Treviso, Brescia, Napoli e Bologna).

Ave o Maria - 福哉马利亚

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silvio

Padre Livio picchia duro

È un uomo felice don Livio Fanzaga

«D. Prega anche per Scalfari? - R. Tutti i giorni. Non riuscirà ad andare all’inferno. Prego troppo. Quando si saprà salvato, mi ringrazierà».

Giancarlo Perna intervista padre Livio Fanzaga, Il Giornale, 29/06/09


Segnalo questa bella intervista a padre Livio, che ne ha pure per don Sciortino: «D. Le filippiche di don Sciortino su Famiglia cristiana? - R. Non le condivido. Sono il primo ad auspicare maggiore sobrietà negli uomini pubblici. Ma non accetto che si usi il pretesto della vita privata per attacchi politici».

Poteva mancare, poi, una riflessione sul Concilio Vaticano II?: «Grande creatività e grandi sconquassi. I seminari, introdotta una malintesa libertà, in pochi anni si sono svuotati. Il Concilio ha valorizzato il mondo, ma senza indicarne i pericoli. Solo Wojtyla e Ratzinger, il suo braccio dogmatico, hanno risalito la china».

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silvio

Fede adulta e infantilismo cattolico

Più che consolanti le schiette, esplicite parole del Papa contro il protervo “cattolicesimo adulto”.

Ma tardive, se non accompagnate dall’ormai irrinunciabile severità. È abbondantemente sopraggiunto, infatti, il tempo della punizione. Peccato non vederlo.

Comunque sia, Benedetto XVI spiega in cosa ovviamente consista il vero anticonformismo della «fede adulta» paolina: virile obbedienza al Magistero al posto della ribellione infantile; virile fermezza al posto dell’infantile trasporto dietro i venti della moda; virile ascolto della Chiesa al posto dell’infantile «fai da te» della coscienza creatrice e superba.

Punizione, dicevo, contro i cattolici adulti che ora diranno, come sempre, che il Papa non parlava certo di loro. Le semplici parole di verità sono quanto mai necessarie, ma non più sufficienti.

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silvio

sabato 27 giugno 2009

Pensiero della Domenica - 78

A cura del sito "Vie dello Spirito"


XIII^ domenica del Tempo Ordinario


"Io ti dico: alzati..."


Nella Liturgia della Parola di Dio, la Chiesa ci propone spessissimo, i miracoli compiuti da Gesù...

La parola “miracolo” esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto sfugge alle normali leggi della natura. E viene confermato anche nel lessico popolare, quando si dice: “... Non posso fare miracoli, non posso fare l'impossibile!”

Perché Gesù ha compiuto tanti miracoli? [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

martedì 23 giugno 2009

Non ci serve un altro anno farisaico

Dopo l’Anno paolino eccoci all’Anno sacerdotale.

Il paolino è archiviato lasciando immutata l’attività apostolica in quantità e qualità. L’eredità è un mare, un oceano di parole superflue.

Anche il sacerdotale è inaugurato da bellissime parole: bisogna riscoprire la confessione, bisogna tornare all’altare… Bisogna di qua, bisogna di là… E si evocano i giganti: Vianney, Padre Pio.

Ma Padre Pio ricorda che Gesù non ci ha detto di amarlo e di amarci. No, non ce l’ha consigliato, ce l’ha comandato: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri» (Gv 13, 34).

Se la Santa Sede è veramente intenzionata ad evitare il disastro e la dannazione eterna dei fedeli deve imporre, non consigliare, imporre l’abito talare, imporre orari in cui il confessore sia effettivamente presente.

Il resto è lievito dei farisei, crusca di satana.

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silvio

lunedì 15 giugno 2009

Val più una pagina di Cortès che cento omelie

Della serie : val più una pagina di Cortès che cento omelie.

Premessa:
Noi siamo liberi perchè individui e inviolabili da parte di Dio, tanto che le società sono governate insieme dalla libertà dell'uomo e dall'ispirazione divina.

L'angelo delle tenebre non ingannò del tutto i nostri progenitori quando disse loro che sarebbero diventati simili a dei; l'inganno vero consistette nel nascondere loro il sentiero soprannaturale dell'amore e nell'indicar loro quello naturale della disubbidienza. L'errore della teologia pagana non è tanto nell'affermare che l'umano e il divino sono destinati a congiungersi, ma piuttosto nella loro quasi totale confusione fra natura divina e natura umana, laddove il cattolicesimo considerando le due nature del tuto separate, giunge alla unità attraverso la soprannaturale deificazione dell'uomo.....
..mentre il panteismo afferma che l'uomo è in tutto assorbito dall'insieme divino del quale fa parte, il cattolicesimo sostiene che l'uomo anche dopo essere stato deificato, cioè pervaso della sostanza divina conserva sempre l'individualità inviolabile della propria sostanza.

J.D.Cortès
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roberto

domenica 14 giugno 2009

Feto malformato: che fare? Intervista a Giuseppe Noia

La storia di Claudia. La testimonianza del professor Noia. La responsabilità dei consulenti pre-parto. Leggi tutto
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roberto

mercoledì 10 giugno 2009

Val più una pagina di Cortès che cento omelie

Della serie: val più una pagina di Cortès che cento omelie.

Premessa:
Io sono venuto nel nome del Padre mio e non mi ricevete, se un altro venisse nel proprio nome lo ricevereste. Gv 5-45.
Queste parole annunciano il naturale trionfo dell'errore sulla verità, del male sul bene...la progressiva scomparsa della verità dal mondo, I patimenti della Chiesa...la vittoria dei sofisti...tutti gli scandali,tutte le eresie e le rivoluzioni della storia.

Quanto è grande Dio nelle sue opere,quanto meraviglioso nei suoi progetti e sublime nei suoi pensieri! L'uomo e la verità erano separati; l'orgoglio indomabile dell'uomo non tollerava l'evidenza insolente e brutale della verità. Dio mitigò l'evidenza della verità,coprendola di diafane nuvole, e inviando all'uomo la fede stipulò con lui questo patto: Io dividerò con te l'imperio; io ti diro quali sono le cose in cui devi credere e ti darò la forza per credere in queste cose, ma non opprimerò con l'evidenza la tua libera volontà; ti aiuto a salvarti ma ti lascio libero di perderti; tu puoi operare insieme a me la tua salvezza, ovvero perderti da solo; non ti toglierò ciò che ti ho dato ed il giorno in cui ti creai dal nulla ricevesti da me il libero arbitrio.
E questo punto, per grazia di Dio, fu liberamente accettato dall'uomo.
In questo modo l'oscurità dogmatica del cattolicesimo salvò da un sicuro naufragio la sua evidenza storica. La fede, più adeguata dell'evidenza all'intelletto umano, salvò la ragione umana dal naufragio.
La verità doveva essere proposta dalla fede per essere accettata dall'uomo, ribelle per natura alla tirannia dell'evidenza.
J.D.Cortès
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roberto