lunedì 30 novembre 2009

Mezzaluna fuorilegge (era ora)

I popoli dell’Europa continuano a rispondere “no” a tutte le iniziative di quei quattro liberal-massoni che tengono sotto ricatto (ma chi glielo lascia fare?) il vecchio continente.

No al Trattato - ateo - di Lisbona. No anche - ieri - alla costruzione di minareti mussulmani in Svizzera. La maggioranza europea, cioè, è cristiana. Non si fila i nipotini di Nietzsche e Robespierre.

Ma la somma amarezza giunge altrove.

Mi dispiace dirlo - anzi, non mi dispiace - ma la Conferenza Episcopale Svizzera è scoppiata. Sì, sì, è proprio scoppiata. Ormai i presuli hanno perduto la testa (e la fede) e se ne fregano della salvezza delle anime. Mons. Felix Gmr parla di «un duro colpo alla libertà religiosa e all'integrazione». Supportato dal Concilio Vaticano II (Dignitatis humanae, n.4), ci ricorda che «è lecito per tutte le religioni la costruzione di edifici religiosi, e anche il minareto è un edificio religioso».

Sarebbe opportuno spiegare ai prelati cos’è un “utile idiota”.

Gmr si dimentica cosa dice la Dignitatis humanae al n.7 (limiti della libertà religiosa): «poiché la società civile ha il diritto di proteggersi contro i disordini che si possono verificare sotto pretesto della libertà religiosa, spetta soprattutto al potere civile prestare una tale protezione».

E l’Islam è tutt’uno con disordine - nevvero?

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silvio

domenica 29 novembre 2009

C’è la fede ragionevole di Cristo e la fede cieca e parruccona

Una pattuglia sempre più numerosa di scienziati constata, da tempo, che la teoria dell’evoluzione non ha alcuna conferma sperimentale. L’evoluzionismo è solo un dogma del magistero ateista, fondato - questo sì - su una fede cieca, irrazionale.

Fa il punto della situazione Roberto de Mattei, che pubblica Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi (Cantagalli 2009). Sono gli atti di un convegno, in occasione del bicentenario della nascita di Darwin. Trattasi di una raccolta di contributi scientifici di ricercatori, filosofi e scienziati.

Ovviamente la psicopatia laicista dissente: de Mattei lamenta di aver subito il solito dileggio mediatico di chi non ha dimostrazioni razionali da offrire. Il drappellino parruccone di Micromega, capitanato da Paolo Flores d’Arcais, tenta un rimbrotto che vorrebbe essere ironico e che, invece, è inoffensivo. La genialità di un Voltaire, ad esempio, è sepolta da tempo.

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silvio

Pensiero della Domenica - 94

A cura del sito “Vie dello Spirito


I^ domenica d'Avvento


Mostraci, Signore la tua misericordia


Il calendario liturgico è impostato su tre cicli (A – B - C). Con questa prima domenica di Avvento la liturgia inizia il nuovo anno con il ciclo C.

Nel periodo di Avvento il colore liturgico è il viola.

Questo ciclo liturgico avrà sempre una lettura presa dal Vangelo di Luca. Tutto quanto ci è dato sapere riguardo al terzo Evangelista S. Luca (Lucano o Luciano, come hanno altri codici) ci proviene dal libro degli Atti degli Apostoli, scritto dal medesimo evangelista, e dalle lettere di San Paolo. [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

venerdì 27 novembre 2009

Finalmente!

Presentato un emendamento in Polonia: introduzione del reato di «glorificazione del comunismo».

Lo so è da non credere. Bisogna rileggere la frase più volte, perché sembrava un’utopia ancora lontanissima dalla realizzazione: un crimine sventolare il simbolo della falce e martello; un crimine canticchiare l’Internazionale.

Il fratello, poi, del Presidente polacco, Jaroslaw Kaczynski, ci fa sognare: «Nessuna immagine del comunismo ha diritto di esistere in Polonia. Il comunismo e il suo sistema genocida deve essere comparato al nazismo».

Sentite che musica soave viene da un cronista: «Il punto centrale è dimostrare che non vi è nulla di romantico o di divertente nel comunismo».

Seguirà l’Italia, feudo rosso d’antica tradizione, l’esempio di cotanta civiltà?

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silvio

Che Cesare si dia una calmata

«Noi daremo a Cesare ciò che è di Cesare, in tutto e con generosità. Ma in nessuna circostanza noi daremo a Cesare ciò che è di Dio.»

Manhattan Declaration: A Call of Christian Conscience


Niente male davvero questa ecumenica Dichiarazione di Manhattan, firmata da leader cattolici, protestanti e ortodossi, della quale ci informa Sandro Magister. Niente male perché il mondo protestante, alle volte, appare rinsavito.

Dichiarazione o manifesto, che dir si voglia, pubblicata in un paese - gli USA - dove non c’è un qualche zapateriano che si possa scandalizzare quando parla la religione.

Bisogna prendere atto, con soddisfazione, che tanto nell’America del nord quanto nel Sudamerica la Chiesa o, comunque, parte della cristianità sta alzando la voce, da parecchio tempo, contro il laicismo demente.

Tuona la Dichiarazione: «anche in un regime democratico le leggi possono essere ingiuste». E, inoltre: «fin dalle origini la nostra fede ha insegnato che la disobbedienza civile è richiesta di fronte a leggi gravemente ingiuste o a leggi che pretendano che noi facciamo ciò che è ingiusto oppure immorale».

Il finale è da incorniciare: «Pertanto, si sappia che non acconsentiremo a nessun editto che obblighi noi o le istituzioni che guidiamo a compiere o a consentire aborti, ricerche distruttive dell'embrione, suicidi assistiti, eutanasie o qualsiasi altro atto che violi i principi della profonda, intrinseca ed eguale dignità di ogni membro della famiglia umana.

Inoltre, si sappia che non ci faremo ridurre al silenzio o all'acquiescenza o alla violazione delle nostre coscienze da qualsiasi potere sulla terra, sia esso culturale o politico, indipendentemente dalle conseguenze su noi stessi

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silvio

giovedì 26 novembre 2009

Spernacchiata dai friulani la Corte di Strasburgo

Clamoroso.

Dopo una combattuta diatriba, passa la mozione che prevede l’esposizione del Crocifisso nell’aula del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia - dicasi Friuli Venezia Giulia.

Primo caso in Italia.

Contemporaneamente - c’è da scompisciarsi - è stata bocciata l’affissione della foto del Presidente della Repubblica.

Nell’attesa che un artista realizzi il Crocifisso, ne sarà esposto uno provvisorio, già dalla prossima seduta.

Sotto sotto lo spirito di Aquileia non è morto, nonostante la becera azione massonica abbia semidistrutto il patrimonio religioso e culturale di questa regione. Questa non è la regione dei sanculotti, come erroneamente sembrava, ma la terra di gloriosi santi. Di San Girolamo scrittore, di San Giusto martire, di San Sergio alabardato, di San Cromazio padre della Chiesa.

La X Regio, dove predicò primariamente San Marco Evangelista e dove fu redatto il Credo di Aquileia. Rufino, amico di San Girolamo, ce ne dà la spiegazione.

È per questo che il demonio vorrebbe espugnare queste terre e cancellarvi il Cristo per sempre. Sed dextra gladius, laeva scutum, corpore honor.

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silvio

mercoledì 25 novembre 2009

La bellezza contro la volgarità

Citazioni tratte dalla Relazione al convegno per il cinquantenario di "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione", Roma, 21 novembre 2009; di Massimo Introvigne

«“L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui”».
Fëdor Michajlovič Dostoevskij

«Questa antica triunità della Verità, del Bene e della Bellezza non è semplicemente una caduca formula da parata, come ci era sembrato ai tempi della nostra presuntuosa giovinezza materialistica. Se, come dicevano i sapienti, le cime di questi tre alberi si riuniscono, mentre i germogli della Verità e del Bene, troppo precoci e indifesi, vengono schiacciati, strappati e non giungono a maturazione, forse strani, imprevisti, inattesi saranno i germogli della Bellezza a spuntare e crescere nello stesso posto e saranno loro in tal modo a compiere il lavoro per tutti e tre».
Aleksandr Isaevič Solženicyn nel suo Discorso per la consegna del Premio Nobel per la Letteratura.

Nelle parole del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar forse nel mondo moderno «gli argomenti in favore della verità hanno esaurito la loro forza di conclusione logica» e il bene «ha perduto la sua forza di attrazione, così che non resta che partire dal bello.

Papa Giovanni Paolo II: la bellezza è «veritatis splendor» . Il bello è la porta del vero, che conquista e spinge al buono» .
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roberto

Poetry hill


La tarda luna
che tramonta come sogno fioco
per i cieli, torna nel fuoco
del passato giorno.

Io che prevedo
la muta traccia sua presso
l'eterno lido
ov'essa specchia
la sua mutata forma,
sento come quel fuoco scotta
e come la sua fiamma purga.

Ma ora che l'inquieto carme tace,
così parola o suono la bocca
mai più nutre
e se la luna sale
quasi stella buia fra le stelle,
così il mio verbo ascende
quasi parola spenta tra i sospiri.
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silvio

martedì 24 novembre 2009

Archistar, avanguardie, protervia e sbadigli

Carrellata di articoli, sempre sulle oramai celebri archistar. Quegli architetti, cioè, che hanno trasformato l’architettura in una decostruzione brutta e capricciosa. Stesso discorso, a proposito dell’arte.

Il primo è del matematico ed esperto di teoria urbanistica e architettonica Nikos Salingaros (nella foto), uno dei pochi emergenti dalla mediocritas.

Salingaros, che conduce da anni una battaglia contro l’anti-architettura e la decostruzione, denuncia la schiavitù della «religione del nichilismo».

Il secondo articolo è del filosofo Giovanni Reale, che annuncia l’evidente fallimento dell’erte contemporanea. Perché è fallita? Innanzitutto, perché «si è resa sempre più incomprensibile». Inoltre, gli artisti guardano da tempo solo all’originalità, con occhio privo di senso religioso, nichilista.

Il professore di estetica Stefano Zecchi fa notare l’appiattimento culturale delle archistar sul proprio pensiero privato: costruiscono in tutto il mondo, allo stesso modo, perché sono prive di senso storico, di progetto sociale.

Segnalo inoltre Beatrice Buscaroli, che dice: «i geni ci sono, ma mancano i committenti». E Luca Beatrice, che rileva l’effetto soporifero delle stucchevoli provocazioni avanguardiste.

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silvio