martedì 3 novembre 2009

Il Crocifisso e la Regalità Sociale di Gesù

Da quel che leggo qua e là in Rete, la decisione della corte europea “dei diritti dell’uomo” (sic.) ha scatenato le indignate reazioni da parte di tanti. Quasi tutti mettono in luce la prevaricazione verso la nostra tradizione, le radici cristiane, il simbolo universale di sofferenza e redenzione, e tante altre cose del tutto condivisibili. Tutto vero, e l'indignazione ci sta indubbiamente benissimo dopo aver letto la sentenza, capolavoro di anticristianesimo scaltramente mascherato. Ma questo non cancella certe domande, insieme all’idea che la decisione della corte, maliziosa e tragica quanto si vuole, ha dalla sua una triste coerenza. [leggi tutto]

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Paolo

7 commenti:

silvio ha detto...

Uno dei motivi per cui ritengo il quotidiano “Avvenire” abbastanza stucchevole, si trova nella rubrica “Lupus in pagina” di Gianni Gennari, che riassume la linea del giornale.
Il Gennari fustiga quotidianamente il fariseismo del mondo secolarizzato. Mai una parola sul fariseismo, ben più grave, che oggi più che mai soffoca la Chiesa. Mai un rimbrottino alle sempre più imbarazzanti esternazioni di certi prelati.
Si, la rimozione del Crocifisso è, innanzi tutto, un capolavoro del calabraghismo intra-ecclesiale.

Hayal'el ha detto...

Vorrei essere costruttivo: gli interrogativi alla fine del post sono il punto cruciale della questione.

Come facciamo, noi che trattiamo queste cose, ad invertire il processo? Quali argomenti possono essere convincenti al punto di recuperare quanto perduto?

Io per il momento non trovo risposta diversa dal continuare come ho sempre fatto, sempre ammesso che la risposta non sia un'altra...

Sivan ha detto...

Dunque, cos'è quello che hai sempre fatto, Hayal'el, se ovviamente è lecito saperlo?

silvio ha detto...

Ma sì, credo che Hayal’el si riferisca al nostro comune impegno: la nostra vocazione nel campo - vogliamo chiamarlo “apologetico”?
In questo crediamo, questo stiamo facendo. Non importa se il contributo è infimo. Stiamo appunto, come dice Hayal’el, fornendo argomenti, comunque in quantità. Quanto ci è stato detto lo tramandiamo, ognuno secondo le proprie possibilità di tempo.
È una vocazione come un’altra. I movimenti danno un contributo spirituale, ecc…

Anonimo ha detto...

Grazie Silvio.

Quella mia domanda secca non voleva certamente essere polemica, ma era una sincera richiesta di aiuto per capire una questione alla quale trovo difficle dare risposte convincenti.
Questo a scanso di equivoci, sempre possibili su Internet.

Paolo

silvio ha detto...

..."stiamo" insieme ad Hayal'el: nel senso di tutti quelli che fanno apostolato sui media

silvio ha detto...

@ Paolo: lo so, ovviamente.