mercoledì 31 ottobre 2012

Festabant Omnium Sanctorum


Quando i cristiani dei primi secoli cominciarono a commemorare i santi, l’attenzione era subito spostata al martirio. Il santo - meglio: il santificato, perché solo Dio è santo - è infatti colui che segue Gesù Cristo e lo segue sulla via Crucis, con quotidiano sacrificio, fino alla morte e all’effusione del sangue - usque ad mortem et sanguinis effusionem.
Il programma cristiano è dunque irrealizzabile e fortemente deprimente, se non con l’intervento della grazia. La salvezza, infatti, non è difficile. È impossibile, come dice il Vangelo: «Quelli che ascoltavano dissero: “Allora chi potrà essere salvato?” Rispose [Gesù]: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”» (Lc 18, 26-27).
Gesù non dice “difficile”. Dice “impossibile”: «Quae impossibilia sunt apud homines, possibilia sunt apud Deum» (San Girolamo, Vulgata). E, subito dopo, dice “possibile”.
Quindi non è né difficile, né impossibile valicare le porte della vita e della morte, ma bensì possibile assieme al Crocifisso e Risorto.

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silvio

martedì 30 ottobre 2012

Briciole di lessicologia conciliare


Nel lessico sul Concilio sono entrate nell’uso comune espressioni che non ne aiutano la vera comprensione

di Stefano Fontana

In queste prime settimane da quando Benedetto XVI ha aperto l’Anno della fede e commemorato l’apertura del Concilio Vaticano II, sono ampiamente circolate frasi fatte ed espressioni ripetute per inerzia che non sempre aiutano.
Anzi, spesso il loro uso è già indicazione di una certa preconcetta interpretazione del Concilio stesso. [leggi tutto]

© Vita Nuova, 26/10/2012

lunedì 29 ottobre 2012

Dalla “Lectio Magistralis” del cardinal Mauro Piacenza


«[…] la teologia, fin dal suo sorgere, è un fenomeno specificamente cristiano, derivato dalla struttura stessa dell’atto di fede. Solo per analogia - e in realtà per analogia impropria -, è possibile parlare di teologia, al di fuori della fede biblica vetero e neo-testamentaria».

Due “riduzioni”:
«Nel primo caso, quando la teologia è ridotta a filosofia delle religioni, possiamo parlare di una vera e propria “auto-limitazione”, cioè di una teologia che rinuncia ad essere propriamente se stessa, snatura il proprio compito e la propria identità, e si riduce ad una vaga filosofia delle religioni, che relega il Cristianesimo ad una delle possibili percezioni del reale, riducendolo – è il caso di dire – a trovarsi sullo stesso piano delle altre religioni, rinunciatario a qualsiasi pretesa veritativa».

«Nel secondo caso - ed esso, purtroppo, è molto diffuso anche in talune Facoltà teologiche -, assistiamo al tentativo di ricondurre il lavoro teologico ad una minuziosa analisi di quanto è contenuto nei testi storici, con, al più, una peculiare attenzione per quelli scritturistici. In tal modo, tuttavia, è ugualmente tagliato il necessario rapporto tra fede e Teologia, e quest’ultima si consegna definitivamente alla storia, all’imperante storicismo, che è incapace di cogliere qualunque asserto definitivo ed universalmente valido, e che, nel caso della Teologia, può risultare meno arido, perché “spruzzato” qua e là di qualche riflessione vagamente filosofico-religiosa».

«Nel rapporto tra fede e teologia, infine, la prospettiva è sempre quella analogica: la teologia non è un sapere, se non in ragione dell’analogia, nello spirito della “maior dissimilitudo in similitudine” (Lateranense IV, 125).
Solo l’analogia, infatti, è in grado di tradurre, nelle intelligenze e nel linguaggio umani, il Mistero di Dio, sempre più grande, o, traducendo il Lateranense IV, la differenza sempre più grande della somiglianza».

© Zenit

La nuova evangelizzazione e i problemi del postconcilio


Intervento in scriptis di S. Em. R. Card. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, alla quinta Sessione dei Circoli Minori del Sinodo dei Vescovi (23 ottobre 2012).

L’Instrumentum laboris ci ricorda che la testimonianza della fede cristiana è una risposta sommamente adeguata ai problemi esistenziali, specialmente perché tale testimonianza supera la falsa frattura esistente tra il Vangelo e la vita (cfr. n° 118). Ma, perché abbia luogo la testimonianza della fede, di cui il mondo oggi ha urgente bisogno, all’interno della Chiesa si richiede la coerenza tra la vita e la fede. [leggi tutto]

© conciliovaticanosecondo.it

L’eredità di don Didimo


di Francesco Agnoli

Il cattolicesimo, oggi, sembra una religione per vecchi. Si entra in chiesa la domenica, e l’età media fa spavento: a quarant’anni, con molti capelli bianchi, ci si sente un ragazzino. La vecchietta a fianco ti guarda, sorridendo. Si capisce che è contenta di vedere “un giovane”. Vecchia, la Chiesa, oggi, anche per il linguaggio, per le proposte di molti sacerdoti, catechisti… “Indietro di duecento anni”? No, non è questo che intendo. Direi il contrario: la chiesa invecchia quando vuole stare al passo con i tempi. Perché sono i tempi che sono vecchissimi. E’ questa Europa nichilista che è stanchissima, sterile, e mette tristezza.
Ma poi uno va a Bassano del Grappa, un paese del Veneto che fu bianco, ed incontra una realtà di cui non sapeva nulla, e che dà speranza.
Mi riferisco al “Comune dei giovani”, alla “Scuola di cultura cattolica”, a tutte le attività suscitate, oltre cinquant’anni fa, da un sacerdote di nome Didimo. [leggi tutto]

© Il Foglio, libertaepersona.org

Collegialità e comunione, la democrazia con la chiesa non c’entra


Betori, che ha scritto il messaggio finale del Sinodo, ci spiega che la fede non si compromette con le mode

di Paolo Rodari

Giuseppe Betori, folignate, 65 anni, cardinale arcivescovo di Firenze, biblista molto attento nel contrastare le letture esegetiche che separano il Gesù della storia dal Cristo della fede, presidente della commissione che redige il messaggio finale al Sinodo dei vescovi, deve molto nel suo percorso formativo a due cardinali di peso degli ultimi decenni italiani, Camillo Ruini e Carlo Maria Martini. [leggi tutto]

© Il Foglio

sabato 27 ottobre 2012

Messaggio al popolo di Dio della XIII assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi


Fratelli e sorelle,
«grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo» (Rm 1,7). Vescovi di tutto il mondo, riuniti su invito del Vescovo di Roma il Papa Benedetto XVI per riflettere su “la nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, prima di tornare alle nostre Chiese particolari, vogliamo rivolgerci a tutti voi, per sostenere e orientare il servizio al Vangelo nei diversi contesti in cui ci troviamo oggi a dare testimonianza.

1. Come la samaritana al pozzo
Ci lasciamo illuminare da una pagina del vangelo: l’incontro di Gesù con la donna samaritana (cf. Gv 4,5-42). Non c’è uomo o donna che, nella sua vita, non si ritrovi, come la donna di Samaria, accanto a un pozzo con un’anfora vuota, nella speranza di trovare l’esaudimento del desiderio più profondo del cuore, quello che solo può dare significato pieno all’esistenza. Molti sono oggi i pozzi che si offrono alla sete dell’uomo, ma occorre discernere per evitare acque. Urge orientare bene la ricerca, per non cadere preda di delusioni, che possono essere rovinose. [leggi tutto]

venerdì 26 ottobre 2012

Presentato a Roma il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo


di Omar Ebrahime

La fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre” (ACS) ha presentato nei giorni scorsi a Roma il Rapporto annuale su una delle emergenze attualmente più taciute dai grandi mass-media occidentali: il precario stato della libertà religiosa nel mondo. Tra i numerosi relatori, erano presenti l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Francesco Maria Greco, l'islamogo gesuita padre Samir Khalil Samir, il presidente di ACS-Italia monsignor Sante Babolin e la responsabile internazionale della sezione Africa di ACS Christine du Codray. In triste sintonia con il più recente passato, anche per il 2012 la situazione internazionale descritta dalla fondazione pontificia - nonostante cosiddette ‘primavere’ e nuovi ‘venti di libertà’ - non lascia affatto ben sperare. [leggi tutto]

© Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân

Francia: per non discriminare i gay aboliti “mamma” e “papà”


Mentre negli USA la ricchissima lobby LGBT – che ha già comprato la legalizzazione del matrimonio gay a New York -, può ora contare anche sui soldi del sindaco miliardario Mike Bloomberg che ha promesso di finanziare i candidati di ogni partito che promuovano l’agenda omosessuale, in Francia sta per essere confermata la tesi del piano inclinato: le unioni civili (legalizzate nel 1999) servono soltanto come primo passo per portare al matrimonio e all’adozione per le persone dello stesso sesso. [leggi tutto]

© Uccr

giovedì 25 ottobre 2012

È solo cenere


di Costanza Miriano

Non sono di Cl, ma ieri dopo avere letto le ultime notizie sugli esponenti di Comunione e liberazione indagati in Lombardia, e tutti gli attacchi a Cl fatti da chi non aspettava altro, per correre ho deciso di mettere la maglietta del meeting di Rimini, regalatami dalla mia amica Elisabetta. Un coraggioso gesto dimostrativo, me ne rendo conto, che deve avere sicuramente impressionato le cornacchie e le pecore che pascolavano lungo gli stradelli dell’Appia antica. [leggi tutto]

© costanzamiriano.com

Lo scacco che l'ateismo dà a se stesso

Rémi Brague

di Rémi Brague

Nonostante i successi, l’ateismo, persino nelle sue forme più attenuate, comporta un grande inconveniente, che fa di esso una “malattia mortale”. Si tratta in effetti di un problema fondamentale sul quale non ha nulla da dire; addirittura si fonda sulla decisione di rinunciare a ogni risposta possibile da dare a una domanda di questo tipo. Non resta che enunciarla: supponendo che esista sulla terra un essere, conosciuto con il nome di homo sapiens, che sarebbe capace, da una parte di rendere ragione dell’Universo che lo circonda, e dall’altra di darsi da fare per formare con i suoi simili una comunità armoniosa, sarebbe un “bene” che esistesse un essere di questo tipo? [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

Dall’eliocentrismo al cristocentrismo


di Giancarlo Infante

La rappresentazione cristiana del cielo non trova corrispondenza nel sistema eliocentrico, perché questo scaturisce da una dottrina pitagorica che nega la realtà percepita, e la verità non può essere collegata con l’errore.
Abbiamo scritto infatti che l’eliocentrismo costituiva il simbolo del culto segreto del dio Sole che i sacerdoti egizi tramandarono ai pitagorici, insieme a tutti gli aspetti rituali e magici ad esso collegato riportato in auge dagli ermetisti rinascimentali. [leggi tutto]

© Sferamundi

mercoledì 24 ottobre 2012

Il video del cardinale Turkson


di Stefano Fontana

I fatti sono noti. Sabato 13 ottobre il cardinale Peter Turkson, 64 anni, del Ghana, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ha fatto vedere ai Padri sinodali riuniti a Roma un video di 7 minuti sulla crescita demografica dei musulmani in Europa. Il cardinale è stato accusato di islamofobia, quindi di intolleranza e di odio verso l’Islam.
L’accusa è però piuttosto inconsistente. Prima di tutto per un motivo molto semplice: il video dal titolo “Muslims Demographics” era a disposizione su you-tube ormai da tempo. [leggi tutto]

© Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân

Lista nera dei principali “pro-life” europei

“Colpirne uno per educarne cento”

di Veronica Rasponi

È un documento riservato, che non troverete su Internet. Con il titolo Top 27 European Anti-choice Personalities, una potente lobby abortista europea, l’EPF (European Parliamentary Forum on Population an Development) ha schedato i principali oppositori del secolarismo in Europa. Anti-choice significa Pro-life. I Pro-choice (a favore della scelta) sono i sostenitori dell’aborto e di ogni forma di sesso non riproduttivo, a cominciare da quello omosessuale. [leggi tutto]

© Corrispondenza Romana

martedì 23 ottobre 2012

Il Pcc pronto a emendare la Costituzione. E (per ora) sparisce Mao

毛泽东 (Mao Zedong)

Il presidente uscente Hu Jintao riunisce il Politburo per preparare la bozza di riforma da presentare al 18mo Congresso generale, che sancirà l’inizio della “Quinta generazione” comunista. Nei testi preparatori non si cita il Grande Timoniere. Aumenta la sicurezza nazionale, e Pechino si prepara a diventare una città blindata per tutta la durata dell’appuntamento politico.

Mentre aumentano le misure di la sicurezza nella capitale cinese, che si prepara per l'apertura del 18mo congresso del Partito comunista, i leader uscenti preparano una proposta per emendare la Costituzione. Il testo è stato analizzato ieri nel corso di una riunione allargata del Politburo e presieduta dal segretario generale Hu Jintao: dal testo sarebbero spariti i riferimenti al pensiero di Mao Zedong. Tuttavia, i media nazionali non specificano quali siano le parti da emendare nel testo. [leggi tutto]

© AsiaNews.it

“Bioetica e Dottrina Sociale della Chiesa: un legame profondo e fecondo”


Contributo di Chiara Mantovani

Quando nel 1995 Giovanni Paolo II (1978-2005) pubblicò l’enciclica “Evangelium vitae”, acquistò evidenza ciò che due decenni dopo il suo successore, Benedetto XVI, avrebbe magistralmente sintetizzato così: “oggi occorre affermare che la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica”.
Giusto nell’autunno del 1995 mi accingevo a frequentare l’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, senza immaginare che avrei appreso ben più di una serie interessante di nozioni e che ne avrei ricavato un frutto umano e spirituale di indimenticabile gusto e spessore. E mi apparve chiaro che appassionarsi ai temi bioetici era un modo non irrilevante di svolgere un servizio, di aderire ad un invito cui avevo personalmente già deciso di rispondere: contribuire – per la infinitesima, eppure misteriosamente necessaria, parte che compete a ciascuno – alla costruzione di una società in cui sia possibile una vita vera, giusta, bella. Era così, per me, già delineato il legame tra Bioetica e Dottrina Sociale. [leggi tutto]

© Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân

La lettera pastorale del Papa su Santa Ildegarda di Bingen. Dal Medioevo una guida per l'«homo viator»


di Massimo Introvigne

Qualche giorno fa è stata pubblicata la lettera apostolica di Benedetto XVI, datata 7 ottobre 2012, per la proclamazione di santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) come dottore della Chiesa universale. I dottori della Chiesa sono santi canonizzati che il Papa o un Concilio propongono ai fedeli come maestri particolarmente qualificati della dottrina cattolica. Il titolo è raro, dal momento che i dottori della Chiesa finora proclamati sono solo trentacinque. Ildegarda è la terza donna a ricevere questo titolo, dopo Teresa d'Ávila (1515-1582) e Teresa di Lisieux (1873-1897). Il Pontefice è particolarmente affezionato a questa santa benedettina medievale tedesca, che ha spesso citato, e vale dunque la pena di tornare sulla lettera apostolica. [leggi tutto]

© Alleanza Cattolica

Il concilio nelle confidenze di papa Giovanni XXIII


"La Civiltà Cattolica" pubblica i diari di padre Roberto Tucci, all'epoca suo direttore. Ecco il resoconto dei cinque colloqui da lui avuti col papa che convocò il Vaticano II

di Sandro Magister

La documentazione sul concilio Vaticano II si è arricchita pochi giorni fa di un nuovo testo fino a ieri inedito. Di notevole valore.
Si tratta di alcune parti dei diari del cardinale Roberto Tucci (nella foto), all'epoca direttore della "Civiltà Cattolica".
Ed è stata proprio questa rivista dei gesuiti di Roma – sulla base di tali diari – ad aprire il suo ultimo numero con il resoconto dei cinque colloqui avuti da Tucci con papa Giovanni XXIII tra il 1959 e il 1962, cioè tra l'annuncio e l'inizio del Vaticano II
"La Civiltà Cattolica" è una rivista molto speciale. Prima di essere stampati, i suoi articoli passano al vaglio delle autorità vaticane, che talvolta li approvano, altre volte li modificano, altre volte ancora li cestinano. [leggi tutto]

© Chiesa news

lunedì 22 ottobre 2012

Enrico V, conte di Chambord (1820-1883): un principe al servizio della Contro-Rivoluzione

Henri d'Artois

di Massimo Introvigne

Gli studi e le pubblicazioni su Enrico V, conte di Chambord (1820-1883), si sono moltiplicati in questi ultimi anni, a mano a mano che sono esaminate e utilizzate le sue carte (una ventina di casse, che si credevamo perdute) emerse dall’Archivio di Stato di Lucca, dove erano state depositate dalla principessa Beatrice di Borbone Massimo (1874-1961), nipote del cugino – e secondo alcuni successore – di Enrico V, Giovanni III di Borbone (1822-1887). La principessa Beatrice aveva ereditato nel 1931 il castello di Frohsdorf, sito a 34 chilometri da Vienna, dove Enrico V aveva passato la maggior parte della sua vita. Il castello – che oggi appartiene alle Poste austriache – fu saccheggiato nel 1945 dall’Armata Rossa sovietica, ma non tutto è andato perduto e altri documenti, oltre a quelli di Lucca, stanno gradualmente emergendo. [leggi tutto]

Situazione di Al Quaida

Comincia al minuto 12.00
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© Alleanza Cattolica

Nell’Anno della fede l'esempio di sette nuovi santi

Santa Kateri Tekakwitha

di Massimo Introvigne

Il 21 ottobre 2012 nel corso dell'Anno della fede Benedetto XVI ha voluto canonizzare sette nuovi santi, ciascuno esempio di un particolare modo di vivere in modo eroico la fede. Riporto per ciascuno dei sette santi le parole del Papa: brevi ma densi cenni, che male si presterebbero a un riassunto.

* San Jacques Berthieu (1838-1896)
«Jacques Berthieu, nato nel 1838, in Francia, fu ben presto conquistato da Gesù Cristo. Durante il suo ministero in parrocchia, ebbe il desiderio ardente di salvare le anime. Diventato gesuita, voleva percorrere il mondo per la gloria di Dio. Pastore infaticabile nell’Isola Santa Maria e poi nel Madagascar, lottò contro l’ingiustizia, mentre recava sollievo ai poveri e ai malati. I Malgasci lo consideravano come un sacerdote venuto dal cielo, dicendo: Lei è il nostro ‘padre e madre’! Si fece tutto a tutti, attingendo nella preghiera e nell’amore del Cuore di Gesù la forza umana e sacerdotale di giungere fino al martirio nel 1896. Morì dicendo: «Preferisco morire piuttosto che rinunciare alla mia fede». Cari amici, la vita di questo evangelizzatore sia un incoraggiamento e un modello per i sacerdoti, affinché siano uomini di Dio come lui! Il suo esempio aiuti i numerosi cristiani oggi perseguitati a causa della fede! Possa la sua intercessione, in questo Anno della fede, portare frutti per il Madagascar e il continente africano! Dio benedica il popolo malgascio!» [leggi tutto]

Il metafisico della gioventù brucia i vecchietti retorici


di Marcello Veneziani

Tra gli autoritratti di Carlo Michelstaedter esposti a Rho e Senago nella mostra in corso dedicata a lui, colpisce la sua immagine da vecchio.
Un ragazzo si ritrae da vecchio; poi si suicida, lasciando, come un Dorian Gray capovolto, l'immagine del volto che avrebbe potuto essere se si fosse addentrato nella vecchiaia. Si concluderà domenica prossima la rassegna dedicata a Michelstaedter, tra convegni, mostre, recitazioni e concerti, curata da Erasmo Silvio Storace.Nel breve corso della sua vita, ventitré anni, metà vissuti nell'Ottocento e metà nel Novecento, Michelstaedter fu filosofo e poeta. [leggi tutto]

© Il Giornale

venerdì 19 ottobre 2012

Ecco il video sull'Islam in Europa che fa discutere il Sinodo

Ecco il video della discordia mostrato ai padri sinodali riuniti in questi giorni a Roma. È stato il cardinale Peter Turckson, presidente del Pontificio Consiglio per la Pace e la Giustizia, a voler trasmettere il documento, che lancia l'allarme demografico in Europa e l'avanzata dell'islam.
     

 

Opportunismo e miopia

Moschea di Potsdam

«I cristiani iracheni sono migliori di quelli olandesi. In olanda cedono le chiese ai musulmani che le trasformano in moschee, noi qua non faremmo mai una cosa del genere. In Olanda i musulmani chiedono e ottengono tutto nel nome dei diritti umani, e gli olandesi non capiscono che ai musulmani non interessa la realizzazione dei diritti umani, ma vogliono far trionfare la loro religione».
Yussef Dured, cristiano iracheno, citato in Rodolfo Casadei, Tribolati, ma non schiacciati. Storie di persecuzione, fede e speranza, Lindau, 2012, p. 89.

Per approfondire:

***
silvio

L’islam politico ha vinto. Voltaire è morto


di Rodolfo Casadei

La pretesa universalista del principio della tolleranza illimitata, pietra d’angolo della visione del mondo liberal e della cultura relativista, è definitivamente morta in questi giorni di settembre dell’anno 2012. Hanno posto fine alla sua agonia il fuoco, il fumo, le pietre, i colpi di arma da fuoco, le bottiglie incendiarie, le folle inferocite che hanno investito ambasciate e consolati degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali come conseguenza della diffusione di immagini del film anti-islamico “L’innocenza dei musulmani”. [leggi tutto]

© Il Deserto dei Tartari

giovedì 18 ottobre 2012

Da Permenide a Severino


di P. Giovanni Cavalcoli, OP

Nel panorama attuale della cultura cattolica non è assente l’influsso di un filosofo noto ormai dagli anni ’60 del secolo scorso e già docente all’Università Cattolica di Milano: Emanuele Severino, pensatore di robusto spessore teoretico, che nel clima relativistico e storicistico del nostro tempo, già da allora porta avanti le istanze rigorose della pura speculazione, da Parmenide ad Hegel: l’essere, il divenire, l’apparire, il pensare, l’uno, il tutto, l’eterno, lo spirito, la coscienza, l’assoluto, il necessario, l’immutabile, l’infinito.
Severino, stimolato dal suo maestro Gustavo Bontadini, inaugurò questa sua speculazione partendo da Parmenide e sempre restando fedele, sino ad oggi, a questa posizione, anche se ovviamente egli non ha trascurato di apportare alcune modifiche alla rigidezza dell’ontologia parmenidea avvalendosi di certi apporti dell’idealismo moderno e della fenomenologia husserliana, senza escludere un raffronto col tomismo e con Heidegger. [leggi tutto]

© Riscossa Cristiana

I cento anni del Catechismo di san Pio X


Il 18 ottobre del 1912 il santo Papa approvò la nuova edizione del Catechismo della dottrina cattolica, prescritta a tutta la provincia ecclesiastica di Roma

di Giuseppe Adernò

Sono trascorsi cento anni dalla pubblicazione del primo catechismo che porta il nome di San Pio X, formidabile impresa editoriale, straordinario sussidio contro l’ignoranza religiosa, strumento di educazione e di dottrina che ha accompagnato per i sentieri della fede intere generazioni , attuale anche oggi, in riposta al sempre dilagante relativismo che spadroneggia in ogni dove, lasciando mano libera al “fai da te” anche nei confronti della religione. [leggi tutto]

© Zenit

Montini contro l’«Operazione Sturzo»


In un libro del Mulino appena pubblicato un nuovo documento svela il ruolo del futuro Paolo VI nel far fallire, cinquant’anni fa, il tentativo di una lega elettorale anticomunista che superando la DC coinvolgesse ex fascisti e monarchici

di Andrea Tornielli

Quell’alleanza elettorale con l’MSI e i monarchici non s’aveva da fare. Sono passati cinquant’anni dal fallimento dell’«Operazione Sturzo», il tentativo di creare una lega elettorale anticomunista che superasse la Democrazia Cristiana per evitare che il PCI conquistasse il Campidoglio e governasse la capitale della cristianità: un’operazione che avrebbe messo in discussione l’unità politica dei cattolici attorno alla DC. Recenti acquisizioni storiche gettano nuova luce sul ruolo svolto dall’allora Sostituto della Segreteria di Stato, Giovanni Battista Montini, contrario all’iniziativa, che avrebbe contribuito a far fallire. [leggi tutto]

© Vatican Insider

mercoledì 17 ottobre 2012

Sigilli alla chiesa dei Santi Martiri


Dice il catenaccio all’articolo: «A Torino sono rimasti solo quattro gesuiti: “A luglio chiudiamo: non ci sono fedeli, siamo più utili altrove”».
Ma perché non c’è un accenno di autocritica? Se una cosa del genere avvenisse a me, avrei una crisi esistenziale. Se la mia chiesa fosse «sempre meno frequentata» penso mi ritirerei in un eremo a piangere. Non credo proprio che sarei più utile altrove, se prima non recuperassi la fede.

Poi l’articolista chiede: «Un ricordo che s’impone delle ultime stagioni?». Risponde uno dei padri, senza esitazione: «Il giubileo sacerdotale di Carlo Maria Martini».
Ah, ecco…

***
silvio

Sì del Papa alla fede attiva e pubblica


«[…] le nuove generazioni non vengono educate alla ricerca della verità e del senso profondo dell’esistenza che superi il contingente, alla stabilità degli affetti, alla fiducia. Al contrario, il relativismo porta a non avere punti fermi, sospetto e volubilità provocano rotture nei rapporti umani, mentre la vita è vissuta dentro esperimenti che durano poco, senza assunzione di responsabilità. Se l’individualismo e il relativismo sembrano dominare l’animo di molti contemporanei, non si può dire che i credenti restino totalmente immuni da questi pericoli, con cui siamo confrontati nella trasmissione della fede. L’indagine promossa in tutti i continenti per la celebrazione del Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, ne ha evidenziato alcuni: una fede vissuta in modo passivo e privato, il rifiuto dell’educazione alla fede, la frattura tra vita e fede.
Il cristiano spesso non conosce neppure il nucleo centrale della propria fede cattolica, del Credo, così da lasciare spazio ad un certo sincretismo e relativismo religioso, senza chiarezza sulle verità da credere e sulla singolarità salvifica del cristianesimo. Non è così lontano oggi il rischio di costruire, per così dire, una religione «fai-da-te». Dobbiamo, invece, tornare a Dio, al Dio di Gesù Cristo, dobbiamo riscoprire il messaggio del Vangelo, farlo entrare in modo più profondo nelle nostre coscienze e nella vita quotidiana».

Benedetto XVI, dall’udienza di oggi

Rapporto Acs: non migliora la libertà religiosa nel mondo


Presentato il nuovo Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Nel periodo 2011-2012, nessun miglioramento nella maggior parte dei Paesi che già registravano violenze di matrice religiosa. In India, ancora violenze anticristiane ad opera di nazionalisti indù. Medio oriente sotto stretta osservazione - soprattutto Siria, Egitto e Turchia - dopo le rivoluzioni della Primavera araba. Cresce consapevolezza tra l'opinione pubblica.

Aumenta la consapevolezza ma le minacce alla libertà religiosa non accennano a diminuire. E le denominazioni cristiane sono le più esposte alla persecuzione.
Presentato oggi a Roma l'XI° Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo della Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Sono intervenuti: Francesco Maria Greco, Ambasciatore d'Italia presso la Sanda Sede; Alberto Negri, inviato del Il Sole 24 Ore; Padre Samir Khalil Samir, Islamologo; John Dayal, segretario generale dell'All India Christian Council; Christine du Coudray, responsabile internazionale sezione Africa di ACS; Mons. Sante Babolin, presidente ACS-Italia. [leggi tutto]

© Asia News

martedì 16 ottobre 2012

Faro di luce per l’oggi


di Paolo Risso

Il 12 agosto 1950, al centro del secolo XX, il Santo Padre Pio XII emanava l’enciclica Humani generis, il principale atto dottrinale del suo luminoso Pontificato, atto con cui prendeva posizione «circa errori, false opinioni, tendenze pericolose dei nostri tempi».

Un pensiero soggetto al mondo

L’Enciclica si riferisce al nuovo movimento teologico (“la nouvelle theologie”!) che, infetto di “evoluzionismo” e ripudiando quanto vi è di assoluto e di immutabile nella Dottrina cattolica, ha ereditato i motivi dell’idealismo, dell’immanentismo e del pragmatismo della filosofia moderna. [leggi tutto]

© Il Settimanale di Padre Pio

Prestito a interesse: furto matematico


A proposito di una mia vecchia riflessione nel merito dell’interesse in economia, segnalo il seguente estratto:

«C’è un inganno di fondo in quanto si continua a dire che noi siamo indebitati perché abbiamo speso al di sopra delle nostre possibilità. La ricostruzione storica dice invece che le cose non stanno assolutamente così. In verità noi siamo terribilmente indebitati perché abbiamo pagato dei tassi di interesse altissimi negli ultimi 30 anni. Basti pensare che la quantità totale di interessi pagati ammonta a 2.141 miliardi di euro, a fronte di un sorpasso di spese per servizi rispetto alle entrate nello stesso trentennio di soli 140 miliardi. C’è da aggiungere poi che in questi anni si è registrato un risparmio totale di oltre 600 miliardi. Quindi noi ci troviamo inguaiati a causa degli interessi. Questo il discorso di fondo che - guarda caso - nessuno assolutamente fa. Allora la domanda da porsi è solo una: vale la pena di continuare a farsi salassare per pagare interessi alle Banche e alle Assicurazioni?».


© Tiscali.it

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silvio

Realismo della fede


La stretta correlazione fra teologia e filosofia

di Inos Biffi

I grandi teologi sono stati per lo più anche dei grandi filosofi, da Agostino ad Anselmo, da Tommaso d’Aquino a Duns Scoto e a tanti altri. E questo non sorprende. Attratta dalla Parola di Dio, la mente umana si esercita - come afferma il Dottore Angelico - a indagare con passione sui divini misteri, a metterne in luce e raccoglierne “verosimiglianze” e analogie, a esplorare i sentimenti che essi suscitano. Mirando alla comprensione della fede, l’intelletto trova uno stimolo potente alla riflessione, all'analisi, alle connessioni e agli sviluppi logici, alla sistematicità. La ragione si sente a suo agio nel campo della sacra dottrina; non vi si trova né alterata né smarrita, anche se non può fruire dell’evidenza a cui aspira e che è riservata «a coloro che contemplano l'essenza di Dio», ai beati (Tommaso d'Aquino, Summa contra Gentiles, i, 8). [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

Belle prediche

Credo che questa semplice e bellissima" predica" sia il miracolo,a dimostrazione anche della conoscenza delle scritture del santo.
roberto

lunedì 15 ottobre 2012

Così ammutolì Zarathustra. Nietzsche al tempo della crisi


di Marcello Veneziani

La Tragedia della nascita. Disumano, troppo Disumano. Tramonto. La Triste Scienza. Così ammutolì Zarathustra. Necrologia della morale. Al di sotto del bene e del male. Finis Homo. Gli idoli del crepuscolo. Le lamentazioni di Dioniso. La Volontà impotente.
Ho provato a rovesciare i titoli euforici delle opere di Friedrich Nietzsche e non per un gioco pirandelliano che fonda l'umorismo sul sentimento del contrario. Ho immaginato cosa potrebbe scrivere Nietzsche oggi. Un Nietzsche fedele alla promessa di Zarathustra, «tornerò di nuovo»; ma riapparso nell'epoca del nichilismo stanco in cui l'esaltazione cede il passo alla depressione, non scriverebbe sulla nascita della tragedia ma più cupamente sul dolore di venire al mondo. [leggi tutto]

© Il Giornale

Se i pastori si confessano anche i fedeli lo faranno


«Il popolo di Dio desidera che i vescovi e i sacerdoti siano maestri di santità proprio perché la cercano quotidianamente, attraverso la vita sacramentale ed il proprio ministero. Debbono essere uomini che pregano con fede, che amano appassionatamente il Sacramento dell'Eucarestia e il Sacramento della Confessione […]».

«Esortando anche i presbiteri a sedersi in confessionale abitualmente, molte anime andranno a lavare le proprie colpe, e da quel ministero sbocceranno vocazioni per il seminario, per la vita religiosa e vocazioni di buoni padri e madri di famiglia».

Javier Echevarria Rodriguez, Prelato dell’Opus Dei e Vescovo titolare di Cilibia, alla settima Congregazione Generale del Sinodo dei Vescovi (12 ottobre 2012).

© Zenit

“No alla damnatio memoriae sulle crociate”. Parla lo storico Tyerman


di Giulio Meotti

Per i crociati sembra non valere neppure il detto “de mortuis nihil nisi bonum”. Non è un caso che la magnifica trilogia di Sir Steven Runciman, la bibbia della storiografia crociata adottata dalle università di mezzo mondo, sia stata pubblicata negli anni della decolonizzazione del medio oriente. Fu allora che il senso di colpa divenne un ottimo combustibile anche nella scrittura sulle crociate. Da allora una letteratura ostile a tutta quell’epopea storica si radicò nell’immaginazione occidentale. Riccardo Cuor di Leone, Tasso, i romanzi di Walter Scott e i drammi di Paul Claudel sono stati ridotti al rango di pizzi elisabettiani. [leggi tutto]

© Il Foglio

“La Chiesa in America Latina deve farsi un esame di coscienza”


L’intervento al Sinodo di monsignor Carlos Aguiar Retes, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano

di Giuseppe Brienza

«Per raggiungere la nuova evangelizzazione e trasmettere la fede alle nuove generazioni, la Chiesa deve farsi in tutta onestà un esame di coscienza sul modo di vivere la fede. La proposta di un nuovo stile di vita non è solo per i pastori, bensì per tutti i cristiani che vivono in America».
E’ quanto ha denunciato monsignor Carlos Aguiar Retes, arcivescovo di Tlalnepantla (Città del Messico), nella sua lunga relazione, tenuta il 9 ottobre, durante le prime delle plenarie della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo, in svolgimento in Vaticano fino al 28 ottobre 2012. [leggi tutto]

© Vatican Insider

domenica 14 ottobre 2012

Cos’è l’aggiornamento conciliare?


Risposta:
«Non significa ridurre la fede, abbassandola alla moda dei tempi, al metro di ciò che ci piace, a ciò che piace all’opinione pubblica, ma è il contrario: esattamente come fecero i Padri conciliari, dobbiamo portare l’‘oggi’ che viviamo alla misura dell’evento cristiano, dobbiamo portare l’‘oggi’ del nostro tempo nell’‘oggi’ di Dio».
Benedetto XVI, 12 ottobre

Subito dopo l’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte - fonte: Il Foglio, 13/10/12 p.III - ha chiesto al Papa una «decisa svolta» sui divorziati risposati.
È da ieri che mi domando, senza potermi dare una risposta, se l’arcivescovo ci faccia o ci sia.

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silvio