lunedì 22 ottobre 2012

Enrico V, conte di Chambord (1820-1883): un principe al servizio della Contro-Rivoluzione

Henri d'Artois

di Massimo Introvigne

Gli studi e le pubblicazioni su Enrico V, conte di Chambord (1820-1883), si sono moltiplicati in questi ultimi anni, a mano a mano che sono esaminate e utilizzate le sue carte (una ventina di casse, che si credevamo perdute) emerse dall’Archivio di Stato di Lucca, dove erano state depositate dalla principessa Beatrice di Borbone Massimo (1874-1961), nipote del cugino – e secondo alcuni successore – di Enrico V, Giovanni III di Borbone (1822-1887). La principessa Beatrice aveva ereditato nel 1931 il castello di Frohsdorf, sito a 34 chilometri da Vienna, dove Enrico V aveva passato la maggior parte della sua vita. Il castello – che oggi appartiene alle Poste austriache – fu saccheggiato nel 1945 dall’Armata Rossa sovietica, ma non tutto è andato perduto e altri documenti, oltre a quelli di Lucca, stanno gradualmente emergendo. [leggi tutto]

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