di Francesco Agnoli
Il cattolicesimo, oggi,
sembra una religione per vecchi. Si entra in chiesa la domenica, e l’età media
fa spavento: a quarant’anni, con molti capelli bianchi, ci si sente un
ragazzino. La vecchietta a fianco ti guarda, sorridendo. Si capisce che è
contenta di vedere “un giovane”. Vecchia, la Chiesa, oggi, anche per il
linguaggio, per le proposte di molti sacerdoti, catechisti… “Indietro di
duecento anni”? No, non è questo che intendo. Direi il contrario: la chiesa
invecchia quando vuole stare al passo con i tempi. Perché sono i tempi che sono
vecchissimi. E’ questa Europa nichilista che è stanchissima, sterile, e mette
tristezza.
Ma poi uno va a Bassano del
Grappa, un paese del Veneto che fu bianco, ed
incontra una realtà di cui non sapeva nulla, e che dà speranza.
Mi riferisco al “Comune dei
giovani”, alla “Scuola di cultura cattolica”, a tutte le attività suscitate,
oltre cinquant’anni fa, da un sacerdote di nome Didimo. [leggi
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© Il Foglio, libertaepersona.org
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