lunedì 29 ottobre 2012

L’eredità di don Didimo


di Francesco Agnoli

Il cattolicesimo, oggi, sembra una religione per vecchi. Si entra in chiesa la domenica, e l’età media fa spavento: a quarant’anni, con molti capelli bianchi, ci si sente un ragazzino. La vecchietta a fianco ti guarda, sorridendo. Si capisce che è contenta di vedere “un giovane”. Vecchia, la Chiesa, oggi, anche per il linguaggio, per le proposte di molti sacerdoti, catechisti… “Indietro di duecento anni”? No, non è questo che intendo. Direi il contrario: la chiesa invecchia quando vuole stare al passo con i tempi. Perché sono i tempi che sono vecchissimi. E’ questa Europa nichilista che è stanchissima, sterile, e mette tristezza.
Ma poi uno va a Bassano del Grappa, un paese del Veneto che fu bianco, ed incontra una realtà di cui non sapeva nulla, e che dà speranza.
Mi riferisco al “Comune dei giovani”, alla “Scuola di cultura cattolica”, a tutte le attività suscitate, oltre cinquant’anni fa, da un sacerdote di nome Didimo. [leggi tutto]

© Il Foglio, libertaepersona.org

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