venerdì 31 agosto 2012

Idee sillabiche di un vescovo


di Camillo Langone

Il più cattolico dei pochi vescovi italiani cattolici si trova all’estero, a San Marino. “Lei vive in una cartolina!” esclamò Benedetto XVI l’estate scorsa, durante la visita nella diocesi. “Sì, ma è una cartolina che non viene spedita mai” rispose monsignor Luigi Negri.
Un altro vescovo sicuramente cristiano, sebbene di prosa un po’ democristiana (monsignor Crepaldi), alligna a Trieste che è città importante però ai confini della nazione e del dibattito.
Un terzo vescovo sul quale metterei la mano sul fuoco (monsignor Oliveri) risiede in fondo alla Liguria, fra Albenga e Imperia, che non sarà ancora Francia ma certo non è il cuore dell’Italia. [leggi tutto]

© Il Foglio

giovedì 30 agosto 2012

Qui si contan novelle et emeridi


Qui conta di come i tedeschi stiano attuando il programma di zio Adolf, guadagnandoci pure.

Qui conta di quanto corte siano le gambe delle bugie strasburghesi.

Qui conta di come in Cina reagiscano e non resistano.

Qui conta del nesso massoneria-Novus Ordo-Bugnini.

Qui conta della psicopatia darwinoide.

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silvio

Les giacobins

Maximilien de Robespierre

«La Cour observe d’abord que les notions d’“embryon” et d’“enfant” ne doivent pas être confondues».
«La Corte osserva, innanzi tutto, che le nozioni di “embrione” e di “bambino” non devono essere confuse».
(dall’ultima sentenza eugenetica europea, in ordine di tempo, citata da Giuseppe Anzani, Avvenire)

Non ce ne sarebbe bisogno, ma per l’ennesima volta è data l’occasione di descrivere cosa sia la dittatura culturale. Nella fattispecie si dimostra come due secoli di giacobinismo, nazionalsocialismo e comunismo non possano lasciare indenne un continente.
Su che base - in assenza di un pur minimo riscontro logico e scientifico - la Corte di Strasburgo può decretare che due vocaboli «non devono» essere confusi? Solo su base totalitaria e tirannica, giacché è impossibile fornire una base logica.

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silvio

mercoledì 29 agosto 2012

Monsignor Paglia: «L’adozione agli omosessuali sarebbe uno “shock di civiltà”»


di Giuseppe Brienza

Il rifiuto del matrimonio tra persone dello stesso sesso non è, come ha recentemente sancito la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, una violazione delle leggi anti-discriminazione. All’inizio di quest’anno la Corte di Lussemburgo, garante della tutela della CEDU, cioè della “Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali” (1950), si è così espressa trattando del caso di una coppia di lesbiche francesi che, legate da un “Patto di Solidarietà Civile” (PACS), si erano lamentate per l’impedimento nel loro Paese ad adottare un bambino. Infatti, la CEDU è entrata in vigore in Francia già dal 1974. [leggi tutto]

© Tempi, tratto da zenit.org

venerdì 10 agosto 2012

Fu innalzata anima e corpo al cielo e incoronata Regina della Gloria


L’Assunzione di Maria nella “Munificentissimus Deus” di Pio XII

di Silvio Brachetta

Già l’incipit dell’enciclica “Munificentissimus Deus” (1 novembre 1950) del Pontefice Pio XII rimanda direttamente alla teodicea, cioè a quella parte della teologia che scruta e giustifica l’azione provvidente di Dio. “Munifico” deriva dal latino munus (dono) e indica chi è largamente benefico nel donare. Ben si applica, allora, “munificentissimo” a Dio, sorgente di tutti i doni - materiali e spirituali - e di tutte le grazie, compimento di ogni giustizia e dispensatore d’infinita misericordia alle sue creature. Pio XII, nell’enciclica, a proposito dei disegni «imperscrutabili» di Dio, ne ammira soprattutto la sapiente attuazione e il puntuale realizzarsi nella vita dei popoli e dei singoli uomini. Dio, infatti, dispone tutto in modo che «per vie diverse e in diverse maniere tutto cooperi in bene per coloro che lo amano», secondo quanto riferisce San Paolo nella lettera ai Romani (8, 28), perché le «disposizioni di provvidenza» divine «sono fatte di sapienza e d’amore». [leggi tutto]

© Vita Nuova

giovedì 9 agosto 2012

A Fiuggi il bello della famiglia


di Fabio Trevisan

Dal 25 al 29 luglio si è svolto a Fiuggi, nel suo suggestivo centro storico, il Fiuggi Family Festival (FFF), giunto alla V edizione. Come ha sottolineato Antonella Bevere Astrei, Presidente del FFF, la scelta dell’accattivante titolo-slogan della manifestazione (Il bello della famiglia) ha voluto rilanciare l’investimento più prezioso – la famiglia- che una società in crisi dovrebbe riscoprire e riportare alla luce per il proprio futuro. Persino nel logo del FFF si è voluto rimarcare la centralità della famiglia come cellula fondamentale, dalla culla al tetto, dal sorriso all’accoglienza alla vita.
“Proprio nei momenti di crisi– ha ribadito la moglie del compianto Gianni Astrei, ideatore e propulsore del FFF-è necessario investire sul bello e sul bene della famiglia”.
La famiglia è stata davvero protagonista, non soltanto come presenza rilevante di nuclei familiari provenienti da diverse regioni d’Italia, ma anzitutto perché destinataria di tante iniziative ludico-culturali-sociali che si sono svolte nell’amena cittadina termale. Dalle proiezioni cinematografiche all’animazione dei bambini anche con giochi gonfiabili, dall’area videogiochi per i ragazzi ai documentari e cortometraggi, dai cartoni animati ai convegni, il tutto per far volare in alto la famiglia, contenuto condensato efficacemente con il buon augurante viaggio familiare in mongolfiera organizzato in apertura sulle incantevoli colline ciociare. leggi tutto

Eco, cattivo maestro dai testi di piombo


di Marcello Veneziani

L’Eco di quarant’anni fa torna a bussare in libreria. Lo ristampa Bompiani e viene riproposto col suo titolo anodino, Il costume di casa, e un sottotitolo allusivo: «Evidenze e misteri dell’ideologia italiana negli anni Sessanta» (pagg. 484, euro 10,90). Il libro è assai istruttivo, coincide con un'epoca cruciale che culmina nel ‘68 e poi si intristisce nei cupi anni seguenti. È un libro coevo, per capire il clima, alla firma di Umberto Eco apposta al manifesto di Lotta Continua contro il commissario Calabresi, poco dopo ucciso su mandato dei medesimi lottacontinuai. [leggi tutto]

© Il Giornale

Il mito del progresso


Una riflessione firmata da Rodolfo Papa, docente di Storia delle Teorie estetiche presso l’Urbaniana

di Rodolfo Papa

Il mito del progresso sembra essere uno dei miti più forti prodotti dalla modernità, tanto da resistere persino alla relativizzazione e al debolismo tipici della mentalità postmoderna.
Il mito del progresso ha impregnato fortemente la riflessione sulla storia, e intrattiene un rapporto peculiare con la storicizzazione dell’arte. [leggi tutto]

© Zenit

mercoledì 8 agosto 2012

Domenico predicatore grazioso


di Fr. Renato D’Andrea O. P

Domenico annuncia il Vangelo con la parola e con la vita. Egli è il predicatore della grazia ma è anche l’uomo che possiede la grazia della predicazione; è il predicatore grazioso. Pietro nella sua prima lettera parla di bella condotta come testimonianza, e traccia le condizioni perché una vita sia buona, una condotta sia bella, in altri termini perché una persona sia graziosa: “La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio”. [leggi tutto]

martedì 7 agosto 2012

Volere molto bene ai sacerdoti

I disumani scenari della legge croata sulla procreazione assistita

Ce ne parla Verica Kras Villa, impegnata nell’associazione pro life “Vigilare”.

di Alessandra Scarino

A seguito dell’approvazione del Parlamento della Croazia croato di una nuova legge sulla Fecondazione medicalmente assistita (FMA, o MPO in croato) la Chiesa cattolica ha espresso il proprio netto rifiuto e il laicato cattolico ha iniziato una raccolta di firme per indire un referendum abrogativo.
Per avere un quadro ampio e dettagliato di tutta la questione, abbiamo intervistato Verica Kras Villa, avvocato e attiva organizzatrice all’interno dell’associazione croata pro-life Vigilare, di una serrata e instancabile battaglia contro una legge giudicata immorale, illegale e disgregatrice della famiglia e di tutta la comunità. [leggi tutto]

© Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân

Nelle traduzioni del messale la ricreazione è finita


di Sandro Magister

In coda al secondo tomo del suo “Gesù di Nazaret”, nell’appendice bibliografica, Benedetto XVI ha annotato:
“La stesura di questo capitolo [sull'ultima cena - ndr] era appena conclusa, quando apparve il volumetto elaborato in modo approfondito di Manfred Hauke, ‘Für viele vergossen. Studie sur sinngetreuten Wiedergabe des pro multis in den Wandlunggsworten’, Dominus-Verlag, Augsburg 2008″.
Sia il papa nel suo libro, sia Hauke nel suo saggio propugnavano il ritorno a una traduzione letterale del “pro multis” nelle parole della consacrazione del calice. Quando invece, ad esempio, i vescovi italiani propendevano nella loro quasi totalità per il mantenimento del “per tutti” nella traduzione del messale. [leggi tutto]

© Settimo Cielo

lunedì 6 agosto 2012

In equilibrio tra anima e corpo

di Elisa Cuttini

Nel Commento alle Sentenze, Bonaventura da Bagnoregio considera la volontà divina e, comparativamente, quella umana. In Dio, la volontà è parte della sostanza divina: tutto quello che Dio vuole coincide con la sua potestas, e quindi con ciò che Egli può effettivamente realizzare, appagando ogni suo desiderio (voluptas) di felicità. Bonaventura considera la volontà divina come strettamente connessa alla liberalitas, intesa come la forza che deriva dall’amore, per cui definisce Dio come la somma liberalità e quindi come l’amore incondizionato e la volontà perfetta. [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

venerdì 3 agosto 2012

Felice il crollo cui segue una ricostruzione


di Inos Biffi

Troviamo nel canto IX del Paradiso - dove ancora si intrecciano «amore, politica, poesia» (Chiavacci Leonardi) - un tratto dei più straordinari e nuovi della teologia di Dante, che potremmo chiamare la provvidenza del peccato, vinto in sovrabbondanza dalla grazia; anzi, la gioia per la trascorsa esperienza di amore sensuale lietamente trasformato, col pentimento, nel più acceso amore spirituale.
Il poeta comincia rivolgendosi affettuosamente alla «bella Costanza», la giovane moglie di Carlo Martello, morta anch’essa prematuramente, che, al suo passaggio per Firenze, aveva lasciato in Dante una vivissima e incancellabile impressione. [leggi tutto]

© L’Osservatore Romano

giovedì 2 agosto 2012

“Laboratorio Trieste. La formazione dei cattolici all’impegno sociale e politico”


di Stefano Fontana

E’ in libreria per le Edizioni Cantagalli il piccolo volume dal titolo “Laboratorio Trieste. La formazione dei cattolici all’impegno sociale e politico”. Ne è autore il vescovo di Trieste, Mons. Giampaolo Crepaldi.
Si tratta del testo-base del Laboratorio Trieste a cura della Diocesi e dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla dottrina sociale della Chiesa, di cui Crepaldi è presidente. L’attività vera e propria del Laboratorio Trieste partirà nel prossimo autunno.
Per meglio conoscere ragioni e finalità del laboratorio Trieste, segue l’intervista che Stefano Fontana ha fatto al Vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi. [leggi tutto]

© Zenit

Il musulmano convertito


di Salvatore Cernuzio

Sono tanti i musulmani che vorrebbero rinunciare alla propria fede e abbracciare il cristianesimo, ma la paura delle persecuzioni dei propri correligionari li spinge spesso a non aderirvi.
Tuttavia c’è chi ha avuto il coraggio di fare questa scelta, non solo nell’intimo del suo cuore ma raccontandola pubblicamente sul sito del National Catholic Register.
Si tratta di Ilyas Khan, filantropo britannico, nato da genitori musulmani, cresciuto in Gran Bretagna, banchiere di formazione, proprietario della squadra di calcio Accrington Stanley, nonché presidente della Leonard Cheshire Disability, la più grande organizzazione mondiale di aiuto alle persone disabili. [leggi tutto]

© Zenit

mercoledì 1 agosto 2012

Udienza generale su sant’Alfonso Maria de’ Liguori


di Benedetto XVI

Cari fratelli e sorelle!
Ricorre oggi la memoria liturgica di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, Redentoristi, patrono degli studiosi di teologia morale e dei confessori. Sant’Alfonso è uno dei santi più popolari del XVIII secolo, per il suo stile semplice e immediato e per la sua dottrina sul sacramento della Penitenza: in un periodo di grande rigorismo, frutto dell’influsso giansenista, egli raccomandava ai confessori di amministrare questo Sacramento manifestando l’abbraccio gioioso di Dio Padre, che nella sua misericordia infinita non si stanca di accogliere il figlio pentito. L’odierna ricorrenza ci offre l’occasione di soffermarci sugli insegnamenti di sant’Alfonso riguardo alla preghiera, quanto mai preziosi e pieni di afflato spirituale. [leggi tutto]

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silvio