L’Assunzione di Maria
nella “Munificentissimus Deus” di Pio XII
di Silvio Brachetta
Già l’incipit
dell’enciclica “Munificentissimus Deus”
(1 novembre 1950) del Pontefice Pio XII rimanda direttamente alla teodicea,
cioè a quella parte della teologia che scruta e giustifica l’azione provvidente
di Dio. “Munifico” deriva dal latino munus
(dono) e indica chi è largamente benefico nel donare. Ben si applica, allora,
“munificentissimo” a Dio, sorgente di tutti i doni - materiali e spirituali - e
di tutte le grazie, compimento di ogni giustizia e dispensatore d’infinita
misericordia alle sue creature. Pio XII, nell’enciclica, a proposito dei
disegni «imperscrutabili» di Dio, ne ammira soprattutto la sapiente attuazione
e il puntuale realizzarsi nella vita dei popoli e dei singoli uomini. Dio,
infatti, dispone tutto in modo che «per
vie diverse e in diverse maniere tutto cooperi in bene per coloro che lo amano»,
secondo quanto riferisce San Paolo nella lettera ai Romani (8, 28), perché le «disposizioni di provvidenza» divine «sono fatte di sapienza e d’amore». [leggi tutto]
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