giovedì 31 dicembre 2009

Grazie a Dio per i doni passati e futuri


Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.
Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:
"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."
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mercoledì 23 dicembre 2009

Gloria a Dio nel più alto dei Cieli


«Tu infatti, o Signore, a immagine della Tua Deità mi formasti, quando mi creavi; ma per redimermi Ti sei fatto Tu a immagine della mia umanità. Ti prego, o Signore, ch'io possa divenir premio all'incarnazione e alla passione Tua: Tu a me ti donasti; fa che io possa donarmi a Te.»
San Bonaventura da Bagnoregio

«Dunque come s'incarnò? Dico che venne nella carne scendendo dal cielo, non lasciando il cielo, ma assumendo la nostra natura.»
San Tommaso d’Aquino

«Dio, inviolabile, non ha sdegnato di assoggettarsi al dolore; l’immortale non ha rifiutato di sottomettersi alla legge della morte.»
San Leone Magno

«Colui che era adagiato nella mangiatoia è divenuto debole ma non ha perduto la sua potenza: assunse ciò che non era ma rimase ciò che era. Tu, uomo, in un vastissimo giardino ricco di alberi da frutta ti sei perduto perché non hai voluto obbedire; Lui per obbedienza è venuto come creatura mortale in un angustissimo riparo, perché morendo ritrovasse te che eri morto.»
Sant’Agostino

domenica 20 dicembre 2009

Pensiero della Domenica - 97

A cura del sito “Vie dello Spirito


IV^ domenica d'Avvento


Perché la Madre del mio Signore viene a me?


Natale è alle porte. L’annuncio di salvezza si fa sempre più esplicito ed insistente. Per il mondo cristiano è l’ “Emmanuele” il Dio con noi che ci viene incontro. In ogni storia in cui l’uomo è coinvolto, è sempre e comunque Dio a fissarne il percorso.

La Liturgia odierna ci presenta un brano del profeta Michea: nacque in una piccola città del regno di Giuda a circa 80 km sud-ovest di Gerusalemme. Svolse il suo ministero profetico durante i regni di Iotam, Acaz ed Ezechia. Fu contemporaneo di Isaia ed Amos. Ed è proprio Michea che oltre 700 anni prima che arrivasse il Cristo, profetizza che nascerà a Bethleem. [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

venerdì 18 dicembre 2009

Un santo sacerdote le canta a dovere a Enzo Bianchi

Solito elenco di banalità redatte da Enzo Bianchi: a) non bisogna pretendere dall’Islam la reciprocità religiosa; b) chi predica pubblicamente il Vangelo e contrasta le religioni aggressive, ha paura (di che?); c) chi domanda allo stato il rispetto della propria millenaria cultura è un «crociato» che impugna la Croce «come clava minacciosa»; d) anche l’Osservatore Mondano elogia il cattolicesimo adulto (vero: il fumo di Satana è entrato nel tempio); e) dialogo, ascolto, accoglienza dell’altro…

Don Lauro Consonni, lettore di Avvenire, si chiede: ma Bianchi in che mondo fatato vive? Non sa che l’«altro» se la ride del dialogo, ascolto, accoglienza…? Non sa che, nonostante il buonismo catto-modernista, i cristiani vengono bruciati vivi, crocifissi, scuoiati, decapitati, più che in passato?

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silvio

mercoledì 16 dicembre 2009

Battute prefestive

«Berlusconi ha ricevuto in ospedale Bersani e Fini. Col capo dell’opposizione è stato cortese. Con Bersani, invece, così così…»

Ezio Greggio

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silvio

Facciamo il punto (sul comunismo)

Matteo Sacchi intervista Stéphane Courtois, curatore del celebre Il libro nero del comunismo, in occasione del ventennale della caduta del muro di Berlino.

Anche Courtois denuncia il maldestro e ridicolo camaleontismo dei marxisti: già Stalin riuscì a creare il mito del «comunismo democratico». Questa mossa orientò anche la redazione della Costituzione italiana, che non condanna i totalitarismi in blocco, ma solo il fascismo.

L’articolo conferma, inoltre, quanto ipotizzato in questa sede; ovvero che c’è un qualcosa che lega la rivoluzione liberale giacobina ed il comunismo.

Merita leggere anche un secondo articolo, relativo all’intervento del senatore Gaetano Quagliariello in occasione del convegno organizzato da Alleanza Cattolica, sempre sul medesimo tema.

Quagliariello tende a dimostrare che in Italia il comunismo è lontano dall’essere derubricato. E ne analizza le cause. Innanzitutto, considerazioni storiche, che fanno della vicenda del Pci un unicum - anche se, in effetti, ogni partito comunista nazionale ha una propria storia “interna”.

Dal punto di vista politico, Quagliariello ricorda che la forza del Pci era fondata anche sulla debolezza del socialismo italiano, durata fino all’epoca Craxi.

Inoltre, la particolare natura del parlamentarismo italiano ha «avuto l’effetto di occultare la persistente natura anti-liberale e anti-occidentale del comunismo italiano

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silvio

martedì 15 dicembre 2009

Pensiero sul presepio

Il presepio certamente rappresenta quella grande liturgia naturale, quella summa di verità a cui nessuno sfugge.

Al cospetto del bambino Gesù, che nell'umiltà di incarnarsi compie il primo grande sacrificio, l'intero universo stellato - perché solo la notte ne percepiamo meglio la sua infinita grandezza e anche il sole sembra mettersi da parte - è ai suoi piedi e la stella cometa si china sulla grotta.

Tutta la natura è ai suoi piedi, il bue e l'asinello in ginocchio insieme ad una moltitudine di altri animali, tutti gli uomini ricchi e poveri, re e pastori, di tutte le razze, rappresentate dai Re magi.

La corte celeste degli angeli, e i santi nella figura della Madonna e Giuseppe.

Insomma nulla pare sfuggire, tutto è condotto a piegarsi ai piedi del re dell'universo.

Il bambino Gesù posto in una mangiatoia prefigurazione di quel desiderio di sfamare gli uomini che liberamente lo ameranno.

Buon Santo Natale a tutti.

Roberto

venerdì 11 dicembre 2009

Pensiero della Domenica - 96

A cura del sito “Vie dello Spirito


III^ domenica d'Avvento


Interrogavano Giovanni: "Che cosa dobbiamo fare?"


Nella Liturgia della Parola di questa III Domenica di Avvento, il tema dominante è sempre la venuta del Messia. Atteso da secoli, il popolo lo invocava “Signore, vieni, non tardare”.

E nei momenti di scoraggiamento sarà il Profeta Sofonia (che significa “il Signore protegge”) a dare fiducia al popolo: “Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia”. [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

giovedì 10 dicembre 2009

Corone svedesi

Francamente: il genio degli svedesi, subito dopo l’invenzione dei cerini, sembra essersi smarrito.

Con il Nobel ad Obama Hussein - certamente John Kennedy reincarnato - i sudditi di re Gustavo avrebbero voluto celebrare l’apoteosi della civiltà liberal. Una civiltà fatta di uomini buoni, tanto buoni, più buoni degli altri. E onesti, ma non come gli altri, molto di più.

Ora, il prodotto più riuscito di questa civiltà superiore - Obama appunto, JFK redivivo - li ha gelati. Più gelati di quanto non fossero per natura. Il fantasma dice che no, non si può arrestare l’offensiva bellica americana. Il mondo reale, cioè, è assai differente da quello in cui vivono gli svedesi liberals.

Re Gustavo, a questo punto, si è acceso un bel sigaro tramite cerino, ricordando nostalgico la Svezia del tempo che fu.

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silvio

mercoledì 9 dicembre 2009

Evviva le sante rubriche

Il quotidiano Zenit pubblica un articolo, a firma don Mauro Gagliardi, che fa l’encomio della santa prassi - oramai estinta - della vestizione liturgica del sacerdote.

Nel postconcilio (è una realtà oggettiva e triste) i sacerdoti celebrano i santi Misteri con la sciatteria di un commerciante al dettaglio.

La gente fugge, la vita spirituale muore, ma nessuno se ne cura, appunto perché le anime non sono più curate da un curato. Arrendersi all'evidenza? Ci mancherebbe: se qualcuno, anzi, si permette una qualche forma di critica, viene tacciato di rubricismo, una delle parole più infamanti del catto-progressismo sovietico.

Oggi, invece, sono di moda gli anni sacerdotali, gli anni paolini, gli anni santi, che non possono essere in grado di far rinascere la vita spirituale nemmeno in un criceto.

Nella mente del catto-modernista ogni gestualità o parola ripetuta, rituale appunto, appare stucchevole e sintomo di artifizio. Fosse per lui la Santa Messa, nella forma cerimoniale, dovrebbe essere abolita. Mi chiedo: perché allora non si trova una spiritualità altrove, magari tra i figli di Krishna, liberando così la Chiesa da una presenza opprimente, noiosa e nociva?

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silvio