martedì 8 dicembre 2009

Filantropia sterile (e ridicola) vs carità cristiana

«Ecco Copenaghen: 1.200 limousine, 140 jet privati, un carcere provvisorio per 4.000 detenuti (che roba, contessa). 143 milioni di euro, alberghi cinque stelle, caviale, champagne (con bollicine di CO2). 15.000 delegati, 5.000 giornalisti, 41.000 tonnellate di CO2 in 11 giorni, 2 tonnellate a testa, come un americano in un mese, un italiano in tre mesi, un cinese in sei. Figo, salvare il mondo.»

Carlo Stagnaro, Il Foglio, 8-12-09


Gli studenti cinesi hanno un sogno - i cinesi non sono certo gli ultimi sprovveduti del globo: essere assunti alla FAO o all’UNICEF o all’UNESCO o al WWF o, Dio volesse, all’ONU.

Sì, i cinesi sono scaltri. Stipendio da favola, viaggi, simposi-vacanze rimborsati, contatti internazionali, mega-conferenze intervallate da shopping e turismo. Il tutto spesato dai governi o dagli ignari correntisti, che li foraggiano giulivi, credendo di provvedere ai poveri bambini affamati o alle imprese ecosostenibili.

Oh, quanto scaltri gli studenti cinesi!

***

silvio

7 commenti:

Paolo ha detto...

E'uscito un libro interessante sullo scontro tra la religione ecologista e il cristianesimo:

http://www.lindau.it/schedaLibro.asp?idLibro=1201

C'è Al Gore a Copenhagen? La sua villona negli Usa inquina quanto un impianto industriale cinese.

silvio ha detto...

Ecologismo, terzomondismo, animalismo... businnes per furbacchioni.
Grazie per la segnalazione.
Ho pescato un articolo (2004) di mons. Crepaldi, arcivescovo di Trieste, proprio contro gli errori dell’ecologismo: http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=article&sid=826

Riccardo ha detto...

Vorrei segnalare una cosa: il motto della FAO è "fiat panis", proprio le stesse parole che il diavolo dice a Gesù durante le tentazioni nel deserto ("che queste roccie diventino pane"). Non vi pare paradigmatico?

silvio ha detto...

Hai ragione.
“Si Filius Dei es, dic lapidi huic ut panis fiat.” (Vulgata - Lc 4, 3)
Ti ringrazio per la segnalazione. In effetti, in molte opere diaboliche vi è un simbolismo occulto, a prescindere da come l’opera si manifesta visibilmente.
Penso si possa dire che l’inganno può essere percepito tanto nell’evidenza della prassi, quanto nei segni nascosti, che la Provvidenza vi ha voluto celare.

roberto ha detto...

\Ciao Riccardo ,conosci Trevisan e gulisano? visto che sei appassionato di Chesterton
roberto

Riccardo ha detto...

Certo che li conosco! Li apprezzo molto.

roberto ha detto...

Conoscoo molto bene Trevisan,ho conosciuto personalmente Gulisano qualche settimana fa
Ciao
roberto