Joseph de Maistre |
Per comprendere meglio perché Langone ha ragione da vendere (“Voi la destra non sapete nemmeno che cosa sia”) e Granata torto marcio (rappresentare “la storia antica, nobile e trasparente della destra italiana”).
La vera destra, autentica e originaria in senso politico è quella nata per combattere la Rivoluzione francese, e restaurare nei suoi aspetti strutturali e di principio l’Antico Regime. Essa trova la propria forza e trae le sue idee dai principi che difende e non da una mera opposizione alla Rivoluzione. Sono i principi cattolici e tradizionali i quali mossero i vandeani, i guerrieri cristiani della Navarra, i Tirolesi di Hofer, quelli della Calabria, Messico e Spagna. Solo questa destra è capace di dare vita alla controrivoluzione e di condurre un popolo a risorgere.
A questa autentica destra se ne affiancano altre due “false destre”, “destre rivoluzionarie” nate col procedere della Rivoluzione nella sua fase liberale prima e socialista poi. Nasce così il liberalismo conservatore e poi il nazional socialismo, che intende conservare le conquiste della fase socialista della Rivoluzione per non scivolare nel comunismo.
Queste due false destre indeboliscono, affiancandola e in certi casi sovrapponendola, la vera, autentica destra, sono destre di fatto e non di principio, queste sono destre che solamente si oppongono alla Rivoluzione, sono rivoluzioni di segno contrario e non il contrario della Rivoluzione come tale è l’ autentica destra.
Ebbene il fascismo italiano si presenta come blocco storico abbracciando, fasciando in esso, queste tre destre stratificate. Gramsci? Sul piano umano non è paragonabile a Stalin responsabile di molti eccidi, su quello del pensiero politico al suo pari è certamente un rivoluzionario, anzi lo considero il padre di quell’ultimo travestimento dell’ideologia; quello tecnocratico (la tecnica risolve meglio della politica).
La gramsciana filosofia della prassi si presenta come critica del senso comune. Ebbene nella recente sentenza Lautsi vs italie del 3 novembre 2009 (sul crocefisso nelle scuole pubbliche) i giudici di Strasburgo hanno sentenziato che “la scuola pubblica dovrebbe inculcare agli allievi un pensiero critico” Tipico esempio di tecnocrazia, in questo caso dei giudici (agenti dell’egemonia) a cui spetta il compito di favorire la critica del senso comune.
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Roberto