giovedì 22 luglio 2010

P.G.R.


Più miracolo che guarigione, ralletiamoci del ritorno alla salute fisica di Caterina Socci, figlia di Antonio. A Radio Maria, Antonio Socci ci porta a conoscenza - solo su domanda di Padre Livio e senza riferirlo ad un prodigio - di un particolare di significato non banale: il cuore di sua figlia è rimasto fermo per un’ora e mezza (dicasi 1h 30’).
Si comprende lo stupore dei medici, circa il risveglio dal coma di Caterina: dopo circa dieci minuti che - dice la medicina - il cervello non riceve sangue, muore. Mio padre, ad esempio, non è riuscito a superare il coma sopraggiunto in seguito a soli cinque minuti di arresto cardiaco. È morto al quarto giorno.
Nel caso di Caterina, quindi, mi unisco a coloro che vedono un intervento soprannaturale, grazie all’intercessione della Santa Madre di Dio. Il tutto è presentato da Antonio Socci così come dev’essere. E cioè con estrema semplicità e naturalezza, con la nuda constatazione che le preghiere fatte con fede sono accolte da Dio e realizzate.
p.s. ne è nato un libro-diario, i cui proventi vanno in beneficienza, per espressa volontà dell’autore.
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silvio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissimo. Un piacere leggerti

silvio ha detto...

Anche il tuo blog è molto bello