venerdì 30 ottobre 2009

Purgatorio, mistero d'amore

Cari amici,

essendo ormai vicino il mese di novembre inserisco una piccola, sintetica riflessione di natura storica su un grande mistero sempre poco valorizzato. Piuttosto che lasciarla nel computer - in effetti doveva avere uno spazio su una rivista divulgativa, cosa che poi non è avvenuta - ho pensato di metterla nel nostro blog, sperando che possa offrire qualche spunto utile.


Il Purgatorio, mistero della misericordia divina.


O Amore, che si può dire di te?

Chi ti sente non ti intende,

e chi ti vuole intendere non ti può conosce

… O fuoco di amore, in questo uomo che fai tu?

Lo purifichi come il fuoco l’oro,

e poi lo conduci in patria con te

a quel fine per il quale l’hai creato.


Santa Caterina da Genova, Dialogo tra l’anima e il corpo

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Paolo

martedì 27 ottobre 2009

Ottima intervista

Avevano già parlato QUI del saggio di Fabio Trevisan dal titolo "Uomini di allevamento, prodotti di qualità. Nel mercato dell´eugenetica, la storia, la scienza, il dibattito". ED. FEDE & CULTURA
Il saggio parte dal noto scritto di Gilbert Keith Chesterton "Eugenetica e altri mali" e ricostruisce la letteratura scientifica ed il clima culturale dell'epoca.
Fabio Trevisan si è immaginato un confronto teatrale liberamente tratto dal saggio di Chesterton ed ha illustrato il rischio eugenetico che anche la nostra epoca sta attraversando.
Per saperne di più ZENIT ha intervistato Fabio Trevisan.

D.
Come, dove e perchè Chesterton criticò l´eugenetica, che in quel tempo era autorevole e condivisa?

Trevisan: "Eugenics" (traducibile in Eugenica o Eugenetica) fu una parola introdotta nel linguaggio scientifico da Francis Galton nel 1883. L´eugenetica, che significa "buona nascita", ebbe un effetto dirompente ed esercitò una forte attrazione sulla società di quell´epoca, perché sembrava potesse dare risposte scientifiche e fornire rimedi praticabili alla crisi sociale ed economica di quegli anni. [leggi tutto]
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roberto

Tradizione

Sono cominciati i colloqui tra la Santa Sede - rappresentata dalla Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” - e la Fraternità Sacerdotale San Pio X - la società fondata dal vescovo Marcel Lefebvre nel 1970.

Essendo la questione delicata, sulla Dottrina, i colloqui si protrarranno per mesi.

Più che cominciati, sarebbe meglio dire ricominciati: vent’anni fa il tentativo di conciliazione si interruppe dopo l’ordinazione di quattro vescovi, da parte di Lefebvre. Non voleva essere un atto di insubordinazione: alla mancanza di vescovi sarebbe conseguita la probabile estinzione della Fraternità.

Da oggi, in ogni caso, si riparla di Tradizione, in seno alla stessa Santa Gerarchia. Non può che essere un bene. Spero in un rientro ufficiale della FSSPX nella Chiesa, perché reputo un’azione “interna” infinitamente più efficace di una sacrosanta, ma sterile, azione “esterna”.

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silvio

lunedì 26 ottobre 2009

“Palingenesi basata sulla tabula rasa”

Puoi ben dirlo, Paolo Portoghesi che scrivi sull'Osservatore Romano.

Dell’arte sacra è stata fatta una tabula rasa.

Darei, poi, un premio a chi ha titolato il tuo articolo: «L’artista veramente libero sa guardare al passato».

D’accordo sei un po’ felpato, perché scrivi sul corretto quotidiano vaticano. Ma comunque dici cose importanti.

«Nacque così la chiesa-teatro», denunci. «L’orientamento dei fedeli verso il sacerdote» non fu prescritto dall’ultimo Concilio, ricordi. Constati che fu «messo in ombra l’aspetto sacrificale del sacramento».

Suggerisci addirittura il ritorno della consacrazione coram Deo - sacerdote e popolo verso oriente.

In tutto questo, umilmente, ti affidi alla teologia liturgica di Benedetto XVI. E chiudi chiedendo, assieme al Papa, agli artisti credenti di fuggire la vacuità del mondo e dello «spirito del tempo». Bravo.

Ma tu che sei più di me vicino al Pontefice, potresti chiedergli sommessamente di usare di nuovo la scomunica, così come gli americani usarono a tappeto il napalm in Vietnam?

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silvio

domenica 25 ottobre 2009

L’ermellino dell’anticristo

Zitti zitti, quatti quatti, gli ermellini - eletti da nessuno, autorizzati da nessun potere politico - hanno ridefinito la famiglia.

Per i giudici della II Sezione penale di Cassazione, dicesifamiglia” «ogni consorzio di persone fra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo». (sentenza 40727).

Non c’è nessun riferimento al sesso, né alla paternità, né alla maternità, né alla figliolanza.

Non è possibile, a parole, esprimere la gravità di questa sovversione. I significati delle parole, da sempre, sono stabiliti dalle culture, lungo il corso dei secoli. O dai filosofi maggiori, o dai geni, o dagli artisti più sublimi dell’umana civiltà.

Oggi no: i significati sono stabiliti per sentenza, in poche ore, dalla follia togata. O anche dalle trame occulte dei poteri economici.

E i politici stanno lì. Inermi, inetti, negletti, esautorati, come pura obsolescenza liberale.

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silvio

Pensiero della Domenica - 92

A cura del sito “Vie dello Spirito


XXX^ Domenica del Tempo ordinario


Dissero al cieco: “Coraggio, ti chiama”


La liturgia domenicale ci propone spesso i miracoli compiuti da Gesù.

La parola "miracolo" esprime qualsiasi fenomeno prodotto da una forza soprannaturale, in quanto sfugge alle normali leggi della natura.

E viene confermato anche nel nostro lessico popolare: quante volte, forse anche tu, in varie circostanze, avrai usato l'espressione... “Non posso mica fare miracoli... non posso fare l'impossibile.” [leggi tutto]

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Don Lucio Luzzi

giovedì 22 ottobre 2009

Schizo-teologia

Per capire quanto l’apostasia abbia attecchito, ecco il caso surreale del professor Luigi Lombardi Vallauri, del quale ci informa Sandro Magister.

Cacciato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, per manifesta eresia, è stato riammesso a forza dagli euro-illuministi.

Cos’ha detto di tanto grave? Bagatelle.

L’inferno non può esistere, semplicemente perché «è una colossale ingiustizia». Quanto al peccato originale, per il Lombardi Vallauri è un’invenzione agostiniana.

Insomma, la Chiesa menzognera non si salva alla prova di cotanto lume, posseduto dal Lombardi Vallauri. Sant’Agostino, San Tommaso e San Bonaventura, al confronto, sono dei dilettanti. Si salverà dall'errore almeno Gesù?

Gran finale - reggetevi: «D. - Ma l’inferno non è un’invenzione della Chiesa cattolica. C’è nei Vangeli. R. - Certo. Il solo Vangelo di Matteo parla 23 volte di tenebre, di fuoco eterno, di verme, di Geenna, di pianto e stridor di denti. Gesù era completamente dominato dall’idea dell’inferno. Altro che buona novella! La sua novella è la più spaventosa che mai sia stata annunciata all’uomo. Ma tutti se lo sono scordati. Si dice che Gesù era buono e caso mai è la Chiesa a essere cattiva. Sbagliato. Gesù era cattivissimo».

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silvio