«Il Concilio obbligò gli uomini di Chiesa al confronto con
la società nel momento in cui questa andava aprendosi alla modernità. Tra i
risultati, una nuova concezione di una istituzione
che rischiava di restare chiusa nella torre d’avorio della dottrina e che
invece decise di aprire le porte agli uomini. Spiace dover constatare oggi che questa grande spinta verso una
visione più umana della Chiesa sia stata
poi sostituita da un arroccamento
dogmatico, da un atteggiamento di chiusura aprioristica […] La Massoneria, ormai da secoli, insegna a
guardare oltre gli orizzonti dei dogmi e delle differenze aprendo il cuore
all'incontro con l’altro, con una nuova disposizione di conoscenza e rispetto.
Auguriamo alla Chiesa di tornare ad aprirsi al mondo, ispirandosi proprio a
quella breve e coraggiosa primavera rappresentata dal Concilio Vaticano e
dall'esempio troppo spesso dimenticato di Papa Montini, e che accetti di
dialogare, senza pregiudizi, con tutti gli uomini di buona volontà».
Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia
- citato
da Giacomo Galeazzi © Vatican Insider
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