Karl Löwith (1897-1973) |
“La debolezza del cristianesimo moderno è di essere tanto
moderno e così poco cristiano da assumere il linguaggio, i metodi e i risultati
delle nostre ricerche profane - nell’illusione che le invenzioni moderne siano
semplicemente degli strumenti neutrali, che possono essere cristianizzati da
scopi morali, se non religiosi. In realtà esse sono il risultato del trionfo
dello spirito laico e della fiducia dell’uomo in se stesso” (Karl Löwith)
di S. E. Mons. Giampaolo Crepaldi
Karl Löwith è soprattutto conosciuto in ambito cattolico per
la sua teoria della natura originariamente cristiana delle moderne filosofie
della storia. Egli ha mostrato - credo in modo forse insuperabile - come tutte
le filosofie della storia che iniziano da Voltaire e arrivano a Hegel, Marx,
Proudhon, Comte eccetera, sono derivazioni immanenti della visione trascendente
della storia propria del cristianesimo. Esse sono la sostituzione della
provvidenza con il progresso. Löwith è letto dal mondo cattolico come colui che
ha dimostrato che il processo moderno di secolarizzazione non è anticristiano
ma deriva dal cristianesimo. In questo modo cristianesimo e secolarizzazione,
cristianesimo e modernità si rappacificano. [leggi
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© Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân
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