La Resistenza mirava alla dittatura comunista. Le
atrocità in nome di Stalin non sono diverse dalle efferatezze fasciste. Anche
se qualcuno ancora lo nega.
C'è da scommettere che il
nuovo libro di Giampaolo Pansa, La
guerra sporca dei partigiani e dei fascisti (Rizzoli, pagg. 446, euro 19,50; in libreria dal 10 ottobre), farà infuriare le
vestali della Resistenza. Mai in maniera così netta come nell'introduzione al
volume (di cui per gentile concessione pubblichiamo un estratto) i crimini
partigiani sono equiparati a quelli dei fascisti. Giampaolo Pansa imbastisce un
romanzo che, sull'esempio delle sue opere più note, racconta la guerra civile
in chiave revisionista, sottolineando le storie dei vinti e i soprusi dei
presunti liberatori, i partigiani comunisti in realtà desiderosi di sostituire
una dittatura con un'altra, la loro. [leggi
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