C’è una frase di George
Orwell che mi è venuta in mente leggendo sul Foglio del 15 gennaio le obiezioni
di Luigi Manconi a quanto da me scritto sul Corriere della Sera del 30 dicembre
scorso («Le religioni che sfidano il conformismo sui gay»): quando ho osservato
che la discussione pubblica italiana sul riconoscimento del diritto al
matrimonio e all’adozione per le persone omosessuali è caratterizzata da una
mancanza di voci fuori dal coro rispetto al mainstream, il flusso delle idee
dominanti. In specie da parte di chi, per professione (gli psicanalisti) o per
vocazione (gli intellettuali in genere), in quella discussione, invece,
dovrebbe far mostra della massima indipendenza di giudizio. [leggi
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© Corriere della Sera
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