di Dina Nerozzi
Il 2007, per decisione del
Parlamento Europeo, è stato l’anno europeo delle pari opportunità per tutti.
Pochi in realtà hanno compreso il significato di questo evento e pochi sanno
che la burocrazia di Bruxelles continua a lavorare per creare “una società più
giusta”, lavoro che dovrebbe giungere in porto nel 2016 con le nuove carte
d’identità personali in cui il termine sesso sarà sostituito dalla più moderna
dizione IG (identità di genere). Pochi sanno che la decisione di adottare la
“moderna” prospettiva di genere è stata il frutto dell’applicazione dei
“Principi di Yogyakarta”, principi che intendono applicare le leggi
internazionali sui diritti umani in relazione all’orientamento sessuale e
all’identità di genere. [leggi
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© Corrispondenza
Romana
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