venerdì 5 agosto 2011

Skandalon

Yom Kippur cristiano
Il card. Kurt Koch, nel tentativo di esporre la ragionevolezza del prossimo incontro interreligioso ad Assisi, dice (giustamente) che «la Croce di Gesù […] si erge sopra di noi come il permanente e universale Yom Kippur». Il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni s’indigna e gli risponde che lo Yom Kippur non c’entra nulla con la croce.
Per quanto possa sembrare surreale, il card. Koch si meraviglia del risentimento di Di Segni e precisa che «per i cristiani la Croce non può essere “un ostacolo al dialogo interreligioso”». Il cardinale mette così in soffitta il Magistero e si dimentica delle parole dello stesso Benedetto XVI: «Per i Giudei la Croce è skandalon, cioè trappola o pietra d’inciampo: essa sembra ostacolare la fede del pio israelita, che stenta a trovare qualcosa di simile nelle Sacre Scritture».
Ma questo (la verità) non si può dire, altrimenti addio dialogo.
La Croce di Cristo, in realtà, è uno scandalo e ogni tanto si mette di traverso, come ostacolo alle pie illusioni degli utopisti.

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silvio

2 commenti:

Aliza ha detto...

non solo per gli Ebrei anche per i Cristiani la Croce è uno "scandalo",
infatti davanti alla Croce della nostra vita diciamo subito: "ma Dio che cosa ho fatto di male per meritarmi questo??" esattamente come gli Ebrei. Ciao

silvio ha detto...

Sì, è una giusta puntualizzazione. Dal post si capisce poco questo aspetto. Grazie.