domenica 6 aprile 2008

Equivoci laicisti

Il buon Fabio su La Stampa del 6 aprile ("Quanto è laico il P.D.") si complimenta con Veltroni: [...mai sino ad oggi, prima di Walter Veltroni, nessuno concretamente ci era riuscito...] a fare che cosa? unire diavolo e acquasanta ovviamente.

Si sacrifichi la libertà di coscienza del parlamentare per consentire l’esercizio della nostra: la laicità, in quanto tale, deve permettere ai cittadini elettori tutte le possibili opzioni (divorziare o no, abortire o no, eccetera). E gli eletti devono consentire questa pluralità di opzioni, impegnandosi a non impedirne l’esercizio. Sacrificando la propria «libertà di coscienza». Solo così è ammissibile una serena e rispettosa convivenza all’interno di un grande partito. Questo sacrificio potrebbe, se sancito, risolvere una volta per tutte il cosiddetto problema della laicità e probabilmente convincere molti degli indecisi ad avere fiducia nella novità che il Pd rappresenta. (fabio fazio).
E' la solita scelta drammatica del laicista tra bene e male, invece la vera scelta laica dovrebbe essere tra bene e bene maggiore

«Divorzio e aborto sono scelte di natura certo differente, talvolta maturate in circostanze difficili e drammatiche, che comportano spesso traumi e sono fonte di profonde sofferenze in chi le compie», ha aggiunto il Papa, secondo il quale esse sono «colpe gravi» ma, nei confronti di chi se ne macchia, la Chiesa deve «accostarsi con amore e delicatezza, con premura e attenzione materna». (BenedettoXVI)
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roberto

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vuoi vedere che tra non molto ci sarà una proposta di " non voto " ai cattolici? Siccome, questi stupidi illusi e sognatori decidono secondo coscienza, è meglio togliere loro la libertà di espressione attraverso il voto, così saremo liberi di fare tutto ciò che il nostro istinto ci chiede senza che Qualcuno ci metta in crisi e ci fa venire sensi di colpa, chi se ne frega: tanto l' ONU non interverrà! Ci sono gia troppe moratorie...!

Anonimo ha detto...

Cara Rita forse Fazio ambisce al premio"laico dell`anno 2008"
roberto