Devo confessare che alcune posizioni teologiche e pastorali espresse dal cardinale Walter Kasper, impegnato sul fronte del dialogo cattolico con il resto della cristianità (protestanti e ortodossi) e con le altre religioni (islam ed ebraismo), mi avevano lasciato una certa perplessità.
Non oggi, però, dopo aver letto un suo intervento, circa la pesante crisi che sta attraversando la comunione della Chiesa (o meglio: comunità ecclesiale) d’Inghilterra.
Finalmente leggo un testo del porporato dove si persegue un ecumenismo non a tutti i costi, ma si stigmatizzano chiaramente alcune scelte anglicane: sacerdozio femminile, benedizione di unioni omosessuali, accesso all’episcopato di persone omosessuali, ecc…
Insomma, Kasper dice chiaramente: «Ora sembra che la piena comunione visibile quale fine del nostro dialogo abbia fatto un passo indietro, che il nostro dialogo avrà obiettivi meno definitivi e quindi che il suo carattere ne risulterà alterato.»
Merita leggere l’intero articolo.
***
Non oggi, però, dopo aver letto un suo intervento, circa la pesante crisi che sta attraversando la comunione della Chiesa (o meglio: comunità ecclesiale) d’Inghilterra.
Finalmente leggo un testo del porporato dove si persegue un ecumenismo non a tutti i costi, ma si stigmatizzano chiaramente alcune scelte anglicane: sacerdozio femminile, benedizione di unioni omosessuali, accesso all’episcopato di persone omosessuali, ecc…
Insomma, Kasper dice chiaramente: «Ora sembra che la piena comunione visibile quale fine del nostro dialogo abbia fatto un passo indietro, che il nostro dialogo avrà obiettivi meno definitivi e quindi che il suo carattere ne risulterà alterato.»
Merita leggere l’intero articolo.
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silvio
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