sabato 20 settembre 2008

XX settembre

«Gloria della massoneria», sì, ma non solo.
Dio si è ripreso la gloria, ma a modo suo - come sempre. Il modo di Dio è lungimirante, efficace, paziente… quasi lento. Non se ne scorge il disegno per intero.
Comunque: fin quando la Chiesa aveva un potere temporale era vulnerabile, come lo sono tutte le nazioni del mondo.
Poi venne la rivoluzione liberale che, dopo anni d’intrighi, riuscì quasi a spezzare lo scettro del Pontefice romano. Non lo rimosse, ma lo danneggiò pesantemente.
Ora, però, proprio in ossequio ai dogmatici principi liberali, che divinizzarono il diritto e santificarono la sovrana libertà sopra ogni ordine divino… beh, proprio per la coerenza liberale, la Chiesa è paradossalmente divenuta indistruttibile. Se infatti un liberale ne pianificasse la distruzione, sconfesserebbe sé stesso, perché si mostrerebbe illiberale al mondo.
Ma Dio si è ripreso la gloria anche tramite le stigmate di Padre Pio, che il 20 settembre 1918
***
Silvio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Sivan, il Suo Regno non è di questo mondo, ma il nostro mondo fa parte di questo Regno, come una lontana provincia fa parte dell'Impero. Gesù Cristo è Signore di tutta la creazione, di tutta la "materia" di cui è impastato l'universo, perciò la plasma a Suo piacimento; anche con le stigmate a un povero, umile frate, mettendolo al fianco del Suo Trono, dove gli "imperatori" e i "sapienti" di questo mondo non trovano posto...Un abbraccio affettuoso. Rita

Anonimo ha detto...

Cara Rita, trovo tu abbia ragione nel ritenere il nostro mondo parte del Regno di Dio. In effetti siamo come gli esiliati che attendono di tornare in patria.
Un caro saluto.

calamar ha detto...

Ma perchè avete bisogno delle stigmati di Padre Pio? Perchè avete bisogno di madonnine di gesso che lacrimano sangue? Apparizioni?
Non vi basta al parola del Signore per credere? Non vi sembra che con queste storie la religione cattolica si avvicina sempre più alle superstizioni?

Anonimo ha detto...

Caro Calamar, non abbiamo certo bisogno di queste cose per credere; sono "segni" che il Mistero ci dona. Siamo esseri dotati di sensi, vogliamo toccare, vedere, ascoltare, annusare, gustare...Sono come dei gesti di conforto del Padre, per questo mondo smemorato e razionalista.
Scusa, Sivan, se mi permetto di aggiungere questo commento; ma sono le obiezioni che sento più spesso anche io.

Anonimo ha detto...

Bentornato, Silvio.

Paolo

Anonimo ha detto...

@ Rita: no, anzi, hai risposto bene. Ma credo che Calamar abbia già delle proprie risposte preconfezionate.

@ Paolo: bentornato e ben trovato carissimo.

calamar ha detto...

@ SIlvio: certo il modo migliore per rispondermi che riesci a trovare è che io ho delle risposte preconfezionate. Complimenti!