Per capire la tempra di monsignor Alessandro Maggiolini, morto ieri sera all'ospedale Valduce, basta nominare i titoli di alcuni suoi libri: “Fine della nostra Cristianità”, “Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? ”, “Declino e speranza del Cattolicesimo”.
Apologeta combattivo, difensore della vita, bacchettatore dell’ipocrisia radical-zapaterista.
Non fu diplomatico, soffice, carezzante e cerimonioso. Non fu teologically correct.
Tutt’altro: «Non è raro il caso di persone che mi invitano a essere più diplomatico, più soffice, più carezzante, più cerimonioso. Devo onestamente riconoscere che forse è una grazia l’incontrare sulla strada chi si incarica di insegnarmi a fare il Vescovo».
Grazie, Dio, per avercelo donato.
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