martedì 20 dicembre 2011

Ohi ohi ohi


In questo caso, fa bene il governo nordcoreano a imporre il pianto collettivo per la morte di Kim Jong Il.
Quando Gesù disse “Guai a voi…” - in aramaico, ovviamente - usò il genere letterario dell’«oi». L’espressione era usata in Palestina per le cerimonie funebri. Gesù intendeva dire che il destino degli ipocriti è la morte eterna. Quindi era da piangere il (per sempre) defunto.
“Guai” (“oi”), filologicamente, è un lamento funebre per i morti. È simile all’italiano “Ahi”, “Ohi”, che esprime dolore. È bene, infatti, essere addolorati per la sorte eterna del dittatore passato al giudizio di Dio.

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silvio

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