In questo caso, fa bene il governo nordcoreano a imporre il
pianto collettivo per la morte di Kim Jong Il.
Quando Gesù disse “Guai a voi…” - in aramaico, ovviamente - usò il genere letterario
dell’«oi». L’espressione era usata in Palestina per le cerimonie funebri. Gesù intendeva
dire che il destino degli ipocriti è la morte eterna. Quindi era da piangere il
(per sempre) defunto.
“Guai” (“oi”), filologicamente, è un lamento funebre per i morti. È
simile all’italiano “Ahi”, “Ohi”, che esprime dolore. È bene, infatti, essere
addolorati per la sorte eterna del dittatore passato al giudizio di Dio.
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silvio
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