venerdì 21 dicembre 2007

Pensiero della Domenica - 27

A cura del sito “Vie dello Spirito

Nascerà da Maria

Natale è alle porte.
L’annuncio di salvezza si fa sempre più esplicito ed insistente.
Ci viene proposto ancora un brano del profeta Isaia, che 700 anni prima di Cristo, invita il Re Acaz a chiedere un segno, ma la risposta fu: “Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”.
Noi leggiamo la descrizione di questi fatti, come cose scontate e forse poco ci immedesimiamo nello stato d’animo di un popolo che sogna la libertà, la pace, ma non vede l’imminenza di questi eventi.

Cinque secoli prima di Cristo, il Re di Babilonia (oggi Baghdad) invase Israele e deportò tutta la popolazione in Mesopotamia. Si levò la voce del profeta Isaia che, passando tra il popolo lo incoraggiava: “...non temete, ecco il vostro Dio verrà a salvarvi…e tu Bethlehem non sei la minima tra i villaggi di Israele, perché da te nascerà il Salvatore”.

Ed ecco che entra in campo la donna dell’Avvento: Maria.
L’angelo a nome di Dio Le chiede di diventare la Madre del Messia.
“Ti saluto piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: ” non temere Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù..”.
Allora Maria disse: “Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto!”.
Straordinaria questa ragazza per equilibrio e intelligenza, che dopo un attimo di titubanza per questa visione, all’annuncio della maternità risponde con molta chiarezza che lei non ha avuto mai alcun rapporto con il suo fidanzato, Giuseppe, promesso sposo.

Alla esauriente spiegazione dell’angelo, consapevole ora che questa è la volontà di Dio, pronuncia il suo “fiat”, assenso, con tutte le conseguenze, umanamente tanto tristi, che ne conseguiranno.
Se avrai occasione di visitare qualche presepio, soffermati sull’espressione del viso della Madonna.

C’è la gioia materna e una grande serenità, nonostante la povertà e i disagi ambientali.
Adora il suo Bambino e ripete in continuazione: “L’anima mia magnifica il Signore… perché ha guardato l’umiltà della sua serva… grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e santo è il suo nome”.
Maria di Nazaret ci sostenga nel cammino che conduce a Te, Signore, perché anche in noi si compiano le tue opere e possiamo diventare strumenti di salvezza.

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Don Lucio Luzzi

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