martedì 20 maggio 2008

E’ l’ora, speriamo

Non male Famiglia cristiana di questa settimana. Non male davvero.
Alcuni estratti dall’articolo.

«Oggi in Parlamento ci sono i numeri per sgretolare il ‘mito della 194’».
«Ha contribuito all
inverno demografico».
«Non si riesce a trovare una strada per rivedere questa legge: un tabù intoccabile, in un Paese dove si cambia perfino la Costituzione».
«La legge che intendeva far ‘emergere’ l
aborto, in pratica l’ha legalizzato».
***
silvio

9 commenti:

calamar ha detto...

cosa significa sgretolare il mito della 194?
si vuole abolirla e basta?
si vuole cambiarla? e in tal caso cosa si vuole cambiare?

Anonimo ha detto...

Si vuole evitare in qualche modo l'uccisione di tanti esseri innocenti ogni anno. Tutto qui.
Paolo

calamar ha detto...

Ripeto. Quindi abolizione in toto?

Anonimo ha detto...

Confermo. Tutto quello che si può fare per salvare vite innocenti. Se necessario, anche abolire una legge ingiusta; ma l'attuale classe politica, sia quella di "destra" che, ovviamente, quella di "sinistra", non lo farà mai.

Anonimo ha detto...

Quoto, caro Paolo

gaddhura ha detto...

Articolo interessante, è vero.
Ora, non son sicuro che in Parlamento ci sia una maggioranza trasversale per poter modificare la legge, ma il fatto che la questione sia venuta fuori con grande chiarezza, anche in Famiglia Cristiana (che spesso si è distinta per giudizi equivoci su tante questioni) potrebbe essere un buon segno per davvero!
Magari le coscienze non son mature per l'abolizione della legge, ma già una modifica sulla 'tempistica' (ovvero una sostanziale riduzione delle settimane massime per otervi ricorrere) e una piena attuazione della parte relativa alla prevenzione dell'aborto (quella che non si applica praticamente mai) sarebbero già dei passi da gigante!
Speriamo bene...

Anonimo ha detto...

@ gaddhura e Paolo: male che vada, comunque, l’avversione all’aborto è innegabilmente aumentata. E’ dal referendum sulla legge 40, nel 2005 (quindi da tre anni), che la presenza mediatica in difesa della vita si è fatta massiccia. Già il fatto che il numero dei medici obiettori sia la maggioranza (due su tre) mi consola. E maggioranza in aumento.
Secondo Panorama (http://blog.panorama.it/italia/2008/04/22/legge-194-aborto-in-calo-del-3-in-aumento-tra-le-immigrate/) il fenomeno dell’aborto è calato del 3%.
Spero che la percentuale aumenti. Ciao.

Anonimo ha detto...

Sì, non c'è dubbio che il clima culturale del paese reale sia cambiato rispetto alla fine degli anni '70. La scelta del male minore - revisione in senso restrittivo della legge - segue quella linea tracciata anche dal cardinal Ruini in una sua nota intervista televisiva. Il fatto è che l'attuale maggioranza politica, l'unica che potrebbe avere i numeri per agire in qualche modo, sembra di nuovo preda di una sindrome simile a quella di Roma verso la Grecia: "Graecia capta ferum victorem cepit". La "destra" mi sembra più restìa del solito ad abbracciare una forte cultura della vita, rompendo quella cappa opprimente radical-progressista e libertaria creata dalla sinistra. Berlusconi ha mantenuto un profilo decisamente basso sul tema fondamentale dell'aborto; anche perché la componente libertaria del suo schieramento, a partire da lui stesso, non è trascurabile. La "destra" fatica non poco a trovare una sua identità culturale alternativa a quella della "sinistra", che per decenni ha dominato ed è ancora viva nei media e nelle scuole. Nella "destra", tra ministri dei Beni Culturali ex-marxisti e ex veline, non mi pare ci sia molto da scialare sui temi essenziali per un cristiano. Neanche il buonismo berlusconiano verso l'opposizione promette bene in questo senso. Sarà tutta tattica? Mah...

Anonimo ha detto...

@ Paolo: facciamo la nostra parte, poi Dio provvederà. Un salutone.