giovedì 29 maggio 2008

L’obbedienza è una virtù divina

Non si deve pensare che il Magistero sia indifferente agli errori commessi durante il periodo successivo al Concilio Vaticano II, o non li riconosca.
Tutt’altro. Ma non è facile ripristinare l’ortodossia e la Chiesa non può che esercitare la prudenza. Questa prudenza, che alle volte può essere vista anche come lentezza, può dare l’impressione di un certo disinteresse per la questione. Ma, generalmente, non è così.
Uno dei gravi problemi - e dei più dolorosi - è la gravissima crisi degli Ordini religiosi, in special modo quelli più gloriosi: francescani, domenicani e gesuiti. [leggi tutto]
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silvio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella lettera ai Gesuiti prima dell'elezione del "papa nero", Benedetto XVI ha richiamato all'obbedienza dell'ordine di Sant'Ignazio. Speriamo vivamente che si possa tornare a parlare di obbedienza come virtù.

Anonimo ha detto...

Ciao, carissima.
Grazie per questa tua puntualizzazione.
Avrei dovuto citare il documento nel post.
Ho provveduto.