giovedì 15 marzo 2012

Fornero !?

"Il governo ha avuto dalla Fiat rassicurazioni sul mantenimento dell’attuale piano di investimenti e sulla permanenza in Italia", ha ribadito il ministro del Lavoro, Elsa Forneronel corso di una informativa a Palazzo Madama replicando così a chi, negli ultimi giorni ha chiesto un intervento dell'esecutivo. Tuttavia, la titolare del Welfare ha subito precisato che, per quanto il governo ritenga le imprese vitali per il Paese ma, non gli spetta il compito di dir loro cosa devono o non devono fare. (Elsa Fornero)  
(Fiat, la Fornero frena: "Non spetta a noi dire alle imprese che fare"-il Giornale .it-)

Bene , diciamo noi, infatti la dottrina sociale della Chiesa insegna:

 Il compito fondamentale dello Stato in ambito economico è quello di definire un quadro giuridico atto a regolare i rapporti economici, al fine di « salvaguardare... le condizioni prime di un'economia libera, che presuppone una certa eguaglianza tra le parti, tale che una di esse non sia tanto più potente dell'altra da poterla ridurre praticamente in schiavitù ». L'attività economica, soprattutto in un contesto di libero mercato, non può svolgersi in un vuoto istituzionale, giuridico e politico: « Essa suppone, al contrario, sicurezza circa le garanzie della libertà individuale e della proprietà, oltre che una moneta stabile e servizi pubblici efficienti ». Per assolvere il suo compito, lo Stato deve elaborare un'opportuna legislazione, ma anche indirizzare in modo oculato le politiche economiche e sociali, così da non diventare mai prevaricatore nelle varie attività di mercato, il cui svolgimento deve rimanere libero da sovrastrutture e costrizioni autoritarie o, peggio, totalitarie
352 (compendio della dottrina sociale) 

Le ricordiamo anche che:

1) Nessun potere può abolire il diritto naturale al matrimonio né modificarne i caratteri e la finalità. Il matrimonio, infatti, è dotato di caratteristiche proprie, originarie e permanenti.Nonostante i numerosi mutamenti verificatisi nel corso dei secoli nelle varie culture, strutture sociali e attitudini spirituali, in tutte le culture esiste un certo senso della dignità dell'unione matrimoniale, sebbene non traspaia ovunque con la stessa chiarezza. Tale dignità va rispettata nelle sue caratteristiche specifiche, che esigono di essere salvaguardate di fronte ad ogni tentativo di stravolgimento. La società non può disporre del legame matrimoniale, con il quale i due sposi si promettono fedeltà, assistenza e accoglienza dei figli, ma è abilitata a disciplinarne gli effetti civili. -
  216(compendio della dottrina sociale) 

2) I genitori hanno il diritto di fondare e sostenere istituzioni educative. Le autorità pubbliche devono far sì che « i pubblici sussidi siano stanziati in maniera che i genitori siano veramente liberi nell'esercitare questo diritto, senza andare incontro ad oneri ingiusti. Non si devono costringere i genitori a sostenere, direttamente o indirettamente, spese supplementari, che impediscano o limitino ingiustamente l'esercizio di questa libertà ». È da considerarsi un'ingiustizia il rifiuto di sostegno economico pubblico alle scuole non statali che ne abbiano necessità e rendano un servizio alla società civile: « Quando lo Stato rivendica a sé il monopolio scolastico, oltrepassa i suoi diritti e offende la giustizia... Lo Stato non può, senza commettere un'ingiustizia, accontentarsi di tollerare le scuole cosiddette private. Queste rendono un servizio pubblico e, di conseguenza, hanno il diritto di essere aiutate economicamente ».
 241(compendio della dottrina sociale) 

Visto che il ministro Fornero:

Parlando alla Commissione Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, esponendo il suo programma per le pari opportunità, ha espresso con forza il suo impegno contro la discriminazione di omosessuali e transgender: “Un dato che è sotto gli occhi di tutti è il grave ritardo culturale, di apertura mentale, che il nostro Paese rappresenta in tema di pari opportunità… La diversità è un valore, deve essere tra le cose che i bambini imparano da piccoli. I semi si gettano tra bambini e soprattutto nelle scuole”, e su questo ha parlato di collaborazione già avviata con il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: “Bisogna superare i ritardi culturali enormi, anche geografici”, ha concluso.
Dunque, questo governo ha deciso di mettere la questione omosessuale al centro della sua azione, e non – contrariamente a quanto si dice – per eliminare presunte discriminazioni, ma per imporre la “normalità” dell’unione omosessuale. In altre parole, non si tratta di intervenire legittimamente per evitare eventuali discriminazioni
(Riccardo Cascioli- La Bussola Quotidiana - Siamo ritardati culturail)
°°°
roberto

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