
Il cinema di Sokurov non è per tutti. Pittore, poeta e filosofo, ama sfidare lo spettatore con film complessi e raffinati, ancorati alla realtà ma sempre capaci di rivelarne il linguaggio segreto del simbolo che, come ben sapeva la cristianità medievale ed ogni civiltà tradizionale, è una forma di conoscenza, la più alta, perché ci ricorda che Dio è creatore ed attraverso la Sua creazione ci instrada verso la Verità.
Forse unico erede spirituale di Tarkovskij, in quest’ultima opera presentata a Cannes Sokurov abbandona lo stile elitario per raccontarci la commovente vicenda di una nonna, Aleksandra Nikolaevna, in visita dal proprio nipote che presta servizio nell'esercito russo in Cecenia. [leggi tutto]
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Claudia e Luca
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