domenica 19 settembre 2010

Pensiero della Domenica - 118

A cura del sito “Vie dello Spirito

XXV^ domenica del Tempo Ordinario

“Un uomo ricco aveva un amministratore”

Nella storia dell'umanità, l'attaccamento al denaro è stato sempre causa di aridità del cuore, di ingiustizie, soprattutto a danno dei più poveri. La liturgia di questa domenica ci presenta un piccolissimo brano preso dal libro del Profeta Amos. Era un mandriano, praticava innesti e coltivava i sicomori. All'improvviso il Signore lo chiama e comincia a profetare alla sua gente che per l'attaccamento al denaro non pensa alle sofferenze degli altri e commette ingiustizie, a danno dei più poveri. E' un grosso problema che Gesù deve affrontare, perché la gente a cui si rivolgeva, aveva come unico e grande miraggio il denaro, anche per loro sinonimo di vita beata. Ancora una volta propone una parabola, un raccontino fittizio, alla portata di tutti. [leggi tutto]
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Don Lucio Luzzi

2 commenti:

♥ Alianna ♥ ha detto...

Il miraggio del denaro ci accomuna alla gente di quel tempo. Non è cambiato nulla anzi, siamo schiavi del Dio denaro. E' una continua lotta per sottrarci a questa schiavitù. Attualissimo questo Vangelo. Buona serata e grazie per questo post:)

roberto ha detto...

Ciao Alanna
anche a me questa parabola colpisce molto,vorrei darne una spiegazione piu' cristologica visto che quasi sempre la si interpreta in chiave sociologica,ma del resto come tutte le altre.
La vita che abbiamo ci e' data in affidamento e dobbiamo amministrarla bene perche' Dio ce ne chiedera' conto .Ora la misericordia di Dio sta nel fatto che sempre ci da la possibilita' di salvarci attraverso la sua Chiesa che prega e intercede anche per i peccatori a patto che essi siano almeno "scaltri" da affidarsi ad essa.
Saluti