mercoledì 2 febbraio 2011

Presentazione al tempio e purificazione della Vergine Maria


Quella di oggi è la festa dell’umile gesto della presentazione di Gesù Bambino al Tempio e della purificazione della vergine Maria
Una profonda meditazione del benedettino Padre Charles de Condren (1588-1641).Tratto dai "misteri di Cristo" 
 Il mistero che la Chiesa ci propone nella Purificazione della Santa Vergine contiene tante meraviglie ed eccellenze che dovremmo inabissarci nella sua contemplazione piuttostochè tentare di parlarne. Infatti, non comprende soltanto il Figlio di Dio e la sua santa Madre, ma anche tutte tre le divine persone: l'Eterno Padre vi ha parte in quanto accoglie il Figlio e la Madre che si offrono a Lui; il Figlio in quanto si offre e si sacrifica al Padre suo, e lo Spirito Santo come Colui che conduce al tempio il Figlio e la Madre e come il fuoco che consuma il sacrificio che Gesù fa di se medesimo al Padre  La prima cosa che propongo alla vostra meditazione, è l'umiltà e l'annichilamento della Vergine, disposizione che non dobbiamo considerare in lei come una semplice virtù per la quale si umilia nella verità del suo nulla al cospetto di Dio e nelle disposizioni convenienti davanti a Lui; dobbiamo contemplare invece una tale umiliazione nella Vergine come un'operazione dell'Onnipotenza di Dio su l'anima santa di Lei e come una partecipazione della condotta dell'Eterno Padre sul Figlio suo Gesù Cristo nostro Signore.\   L'Eterno Padre volle che la Vergine nell'anima sua fosse partecipe del modo in cui Egli trattava il Figlio suo; ciò si vede in tutti i misteri e in tutte le feste che vengono celebrate dalla Chiesa, ma in modo singolare in questo mistero della Purificazione, in cui la Vergine viene spogliata della gloria a Lei dovuta in qualità di Madre di Dio, e abbassata nell'umiliazione propria della creatura peccatrice. Avendo noi riconosciuta la via di Dio su la Vergine, dobbiamo adempiere i nostri doveri, e il primo è quello di adorare la condotta di Dio su l'anima santa di Lei e la sua azione che invece di esaltarla e glorificarla, la umilia e per così dire l'annienta, Dobbiamo poi dimostrare alla santa Vergine una grande e profonda venerazione per questa via che Dio tiene sopra di Lei e deve essere questo uno degli oggetti dei nostri pensieri e della nostra devozione in questa festa. Dobbiamo pure in questa solennità domandare molte grazie a Maria, secondo le intenzioni del Figlio suo tanto per le anime in particolare, come per tutta la Chiesa in generale; perché è questa una delle feste in cui la Vergine è più generosa e più facile a comunicarci le sue benedizioni, essendo come spogliata dei suoi diritti per arricchire noi, a guisa di una buona madre che preferisce essere povera piuttosto che vedere i suoi figli nella necessità.

  Ma siccome in tutte le occasioni in cui Gesù Cristo si abbassa, lo vediamo sempre manifestato e glorificato, così in questo mistero lo vediamo annunciato ed esaltato da san Simeone. Dio così permise, tanto per animarci a seguire l'esempio di questo Santo, come per onorare l'umiliazione del Figlio suo.\\   Orbene, tre cose dobbiamo onorare in questo santo vecchio:\\l° il gran desiderio con cui sospirava di veder Gesù Cristo, desiderio che, ci sembra, fosse quello che lo tratteneva in questa vita, poiché appena vide il Salvatore esclamò: {\i Nunc dimittis};\2° la grazia ed il favore di avere trovato Gesù;\3° la luce interiore che gli venne comunicata, per la quale in questo annichilamento riconobbe la grandezza e la maestà del Messia, luce di grazia oltremodo più elevata di quella della natura e della fede.\\   Dobbiamo imitare questo santo vegliardo nel suo desiderio di vedere il Figlio di Dio, né dobbiamo stare su la terra se non per questo, perché è certo che se non lo troviamo in questo mondo, non lo troveremo punto nella gloria. Dobbiamo inoltre chiedere a Dio quella luce di grazia che Egli diede a san Simeone per conoscere Gesù, ed anche il desiderio di cercarlo, perché da noi stessi, senza la grazia, non possiamo né cercarlo né trovarlo, tanto meno conoscerlo e riceverlo. Rivolgiamoci pure alla santa Vergine, perché avendolo dato in braccio a san Simeone, può darlo anche a noi se ci presentiamo a Lei.
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roberto

1 commento:

Riccardo ha detto...

Sapete che questo evento viene invocato dagli evangelicals contro l'immacolatezza di Maria? Dicono che, se era senza peccato, non aveva bisogno di purificazione. Io obietto che partorire non è un peccato.