lunedì 27 giugno 2011

Kirill

«[…] per questa sua apostolica fortezza, fu iniquamente cacciato dall'ufficio episcopale, e sostenne con invitta serenità le ingiurie dei confratelli, il biasimo di un illegittimo conciliabolo, prigionie e angosce non poche. Né questo bastandogli, non esitò, per il coscienzioso adempimento del proprio santissimo ufficio, di opporsi apertamente […] alla stessa augusta persona dell'imperatore».
Pio XII parla di San Cirillo d’Alessandria, Orientalis Ecclesiae

Tutt’altro che arrogante e tantomeno perfido, San Cirillo subì le vessazioni di molti dei suoi contemporanei. Nel giorno del suo genetliaco è bene ricordare che fu fortemente un “Padre ecumenico”, nel senso che riteneva una follia il presentarsi dei cristiani al mondo divisi sulla fede. Ma Cirillo non si sognò di cercare l’unità a scapito della fede, venendo a compromessi con l’errore. «Per conseguire tale effetto - dice Pio XII - è assolutamente necessario che tutti, seguendo le orme di s. Cirillo, raggiungano quella concordia di animi […] nell'unica fede cattolica […]».
«Nessuna ingiuria pertanto, nessuna contumelia, nessun insulto mi muove... sol che la fede ne esca sana e salva.»: questo è Cirillo. Diffidare sorridendo delle numerose sue caricature moderne.
***
silvio

1 commento:

Riccardo ha detto...

Diffidare soprattutto da chi lo vede come mandante dell'omicidio di Ipazia.