venerdì 23 novembre 2007

Pensiero della Domenica - 24

25/11/2007 - Cristo Re

Motivo della condanna: si proclama Re


Lo interrogarono: "Sei tu il re dei Giudei?". Rispose il Cristo: "Si, l'ho detto e lo ripeto: io sono Re". La Chiesa oggi, ha cambiato il colore liturgico; È terminato ormai il colore verde, che ci ha accompagnato per tutta la lunga serie delle domeniche estive. In questa domenica il celebrante indossa i paramenti di colore bianco; è la grande Festa di Cristo Re.

Leggendo la Bibbia si rimane sconcertati , perchè il linguaggio di Dio è completamente differente dal nostro. Per noi il concetto di Re è sinonimo d superiorità, predominio, potenza. Il simbolo della regalità è qualcuno che domina, che comanda, che è superiore agli altri, ai sudditi.
Ora sentire parlare Cristo che dice, io sono Re, fa una certa impressione e ne fece tanta al suo tempo, fu motivo di scandalo, tanto è vero che lo denunciarono, lo portarono in tribunale, perchè aveva osato dire che Lui era il vero Re, invece di Cesare. Ma il Cristo specifica: "Il mio Regno non è di questo mondo, altrimenti anche io avrei un esercito, una legione, miriadi di angeli che mi potrebbero difendere".
Cristo Re ripete ai suoi sudditi: "Io preparo un posto, in questo Regno Eterno che si chiama paradiso e vi invito a seguire questa strada, l'unica che porta alla salvezza, la strada dell'amore, della fratellanza, cercando ripetutamente nella vita terrena di guadagnarsi questo paradiso, facendo del bene... ".

La bandiera che sventola, del cristianesimo, porta una sola scritta: ama il prossimo tuo. Ricordati che il tuo prossimo più immediato è la famiglia dove sì vive continuamente, accettando, a volte, contrarietà, forse anche umiliazioni!
Cristo vorrebbe essere il Re della tua famiglia; per credere a questo ci vuole fede. Il 19 febbraio 1527 si riunì a Firenze nel palazzo della Signoria, quello che noi chiamiamo oggi il consiglio comunale.
C'erano i vessilliferi, i capitani del popolo e vari rappresentanti. Si discuteva del più e del meno, ad un certo punto prende la parola Pier Capponi. Parla animatamente di problemi sociali, di necessità che incombevano tra la popolazione; poi si mise in ginocchio davanti a tutti e disse: "lo propongo a Firenze Repubblicana di eleggere Cristo Re dei Fiorentini". Tutti scoppiarono in un applauso, approvarono questa sua mozione e fu eletto ufficialmente Cristo Re dei fiorentini!

Ancora oggi all'ingresso di palazzo della Signoria c'è una lapide in latino che ricorda questo atto di fede dei fiorentini. Prova anche tu a sentire la gioia di essere suddito di questo grande Re che ti viene incontro, ti aiuta, ti vuole bene, ti perdona; l'unico che ti sa capire, ti comprende nella tue miserie e nelle tue debolezze.

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don Lucio Luzzi

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