venerdì 24 aprile 2009

La scatola nella scatola

Ma è possibile continuare così? Possibile che la Conferenza Episcopale Italiana non comprenda che una chiesa progettata da un ateo dichiarato non può che danneggiare la fede? Possibile non capire che il progetto di un edificio sacro dev’essere concepito nell’umiltà, nella pietà, nella preghiera e non nella protervia dell’arte contemporanea?

Possibile affidare a Fuksas la realizzazione di «una scatola nella scatola»?

Donde tanta cecità?

Dio non può concedere un altro Gaudì a chi non lo merita.

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silvio

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