mercoledì 15 aprile 2009

La via che porta alla morte disperata

Per l’amor di Dio, non seguite l’esempio di Roberta Tatafiore, morta suicida ieri dopo una vita spesa nell’anarchismo, nel femminismo, nel radicalismo ottuso e bacchettone, nel libertarismo omologato che ripaga solo con la schiavitù e la solitudine.

Non seguitene la dottrina ingannevole e bugiarda, che porta sulla strada della perdizione. Per questa via perversa e buia non c’è più ritorno e chi vi illude del contrario è una marionetta al soldo del burattinaio.

Non seguitene il naufragio. Ultimamente, su Eluana Englaro s’era espressa contro la Chiesa, rea di «invadenza sulle decisioni della vita e della morte visto che entrambe sono nelle mie fragili mani». Nelle sue fragili mani c’è solo la disperazione e il contagio dell’angoscia.

Non seguite questa meschinità infinita, questo schifo, questa superba e patetica autosufficienza.

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silvio

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