giovedì 17 marzo 2011

Oh Ausonia com’eri bella!

«Prendete, per esempio, il conte di Cavour - non è un’intelligenza, non è un diplomatico? Io prendo lui come esempio perché ne è già riconosciuta la genialità e inoltre perché è già morto. Ma che cosa non ha fatto, guardate un po’; oh sì, ha raggiunto quel che voleva, ha riunito l’Italia e che ne è risultato: per duemila anni l’Italia ha portato in sé un’idea universale capace di riunire il mondo, non una qualunque idea astratta, non la speculazione di una mente di gabinetto, ma un’idea reale, organica, frutto della vita della nazione, frutto della vita del mondo: l’idea dell’unione di tutto il mondo, da principio quella romana antica, poi la papale. I popoli cresciuti e scomparsi in questi due millenni e mezzo in Italia comprendevano che erano i portatori di un’idea universale, e quando non lo comprendevano, lo sentivano e lo presentivano. La scienza, l’arte, tutto si rivestiva e penetrava di questo significato mondiale. Ammettiamo pure che questa idea mondiale, alla fine, si era logorata, stremata ed esaurita (ma è stato proprio così?) ma che cosa è venuto al suo posto, per che cosa possiamo congratularci con l’Italia, che cosa ha ottenuto di meglio dopo la diplomazia del conte di Cavour? È sorto un piccolo regno di second’ordine, che ha perduto qualsiasi pretesa di valore mondiale, [...] un regno soddisfatto della sua unità, che non significa letteralmente nulla, un’unità meccanica e non spirituale (cioè non l’unità mondiale di una volta) e per di più pieno di debiti non pagati e soprattutto soddisfatto del suo essere un regno di second’ordine. Ecco quel che ne è derivato, ecco la creazione del conte di Cavour!»
Fëdor Michajlovič Dostoevskij, citato da Storia Libera

«Lo Stato Italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, crocifiggendo, squartando, seppellendo vivi i contadini poveri che gli scrittori salariati tentarono di infamare con il marchio di briganti.»
Antonio Gramsci, 1920

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silvio

1 commento:

roberto ha detto...

Questa idea universale capace di riunire il mondo,che si icarnava nel Sacro Romano Impero è andata in crisi e i nazionalismi ci avrebbero travolto.Quindi da cattolici possiamo dire con un aforisma - massima enunciante una regola pratica o una verità-
UNITA'SI /RISORGIMENTO NO
la bandiera italiana va amata?
Certo, anche se non ha una legittimità di origine,l'ha ricevuta con il sangue versato nella I guerra mondiale dai soldati EDUCATI CRISTIANAMENTE.