mercoledì 4 maggio 2011

L' IDEOLOGIA DEMOCRATICA

Accanto alla dottrina dell'origine divina dell'autorità, la Chiesa non rinuncia ad insegnare la necessità della prtecipazione del singolo o delle società intermedie alla vita dello Stato.
Possono esservi tre accezioni di democrazia, vediamo quali sono le posizioni della Chiesa nei loro confronti.
- democrazia in senso generico (partecipazione del popolo):è carattere doveroso e necessario per un potere politico conforme all'insegnamento morale della chiesa ,- Leone XIII Immortale Dei cit. n. 16-
- democrazia in senso specifico (democrazia come forma di governo): è carattere opinabile e potrà essere instaurato con beneficio della comunità, se ricorrono certe condizioni e con certi limiti.
- democrazia come ideologia ( la sovranità appartiene al popolo, il voto della maggioranza è unica espressione legittima dell'interesse generale): permane la condanna della Chiesa su tale proposizione, stanti le sue premesse utilitaristiche, relativistiche e, in fondo, nichilistiche.

Il Concilio V.II. laddove ha stabilito la necessità che siano gli uomini a determinare liberamente i regimi politici e a designare i governanti (Gaudium et Spes cit. n. 74) , si è posto in continuità con l'insegnamento di Leone XIII sulle tre accezioni di democrazia di cui si è detto.
La nota dottrinale su alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici in politica (Congregazione per la dottrina della fede -21 nov.2002- approvata dal Sommo Pontefice) afferma”la Chiesa è consapevole che la via della democrazia se, da una parte, esprime al meglio la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche, dall'altra si rende possibile solo nella misura in cui si trova alla sua base una retta concezione della persona.”
la democrazia come forma di governo esige condizioni ben salde, “non negoziabili”, per non rivoltarsi contro l'uomo; tale condizione è innanzi tutto il rifiuto del pluralismo relativistico, che non riconosce l'esistenza di una legge naturale valida per tutti gli uomini; il documento quindi, pur contenendo in astratto , la valutazione positiva della democrazia in senso specifico, cioè della forma di governo in cui si applica , ai fini della decisione , il pricipio maggioritario , è da leggersi come esplicita condanna dell'ideologia democratica relativistica.

Tratto da: incontro per giovani sul tema della dottrina sociale della Chiesa a cura di Alleanza Cattolica
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roberto

3 commenti:

silvio ha detto...

Esatto, la Chiesa non è contro la democrazia a priori. Si è limitata a condannare il “democratismo” o “sillonismo” (Pio X). Ovvero ridurre la realtà a democrazia e la verità a scelta aleatoria della masse.

roberto ha detto...

Si caro Silvio,
PioX con la la lettera "Notre charge apostolique" condannò il Sillon allo scioglimento,in maggioranza, i capi e i membri del Sillon ascoltarono il Pontefice dando una prova di obbedienza.A differenza del Sillon l’ideologia dei cattolici democratici e del modernismo sociale non sono morti vivono ancora nei cattolici "adulti" meno disposti a sottomettersi ai Pontefici.

Anonimo ha detto...

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