venerdì 6 maggio 2011

L'IDEA DI CONTRATTO SOCIALE


La concezione che si pone alla base dell'ideologia democratica, secondo cui la maggioranza è criterio di validità e leggittimità della decisione politica ha trovato terreno fertile nell'ipotesi del contratto sociale che ha trovato la sua massima espressione nel filosofo inglese Thomas Hobbes (1588-1679) e del ginevrino Jean Jacques Rousseau (1712-1778). Il dogma della sovranità popolare che esprime il fondamento della democrazia in senso ideologico è incociliabile con la dottrina morale cattolica per almeno tre ordini di motivi :

-antropologici : l'idea dell'origine popolare della sovranità poggia su una concezione di individuo asociale,contrapposta alla concezione cristiana e classica della persona, quale unicum per sua natura, portata alla comunione con gli altri, nonstante il peccato originale
-politici e morali : la teoria del contratto sociale, basandosi sull'idea di un'autorità non solo designata ma costituita dal popolo,afferma che l'autorità politica riceve dalla moltitudine la stessa qualifica di autorità,cioè la potestà morale la sua ragion d'essere.Questo significa leggittimare un potere ab-solutus,cioè sciolto dalla fonte di legittimità per eccellenza che è Dio
Già Leone XIII nella Immortale Dei metteva in luce il carattere ateo della tesi della sovranità popolare:

In una società basata su tali principi, la sovranità non consiste che nella volontà del popolo, il quale, come possiede da solo tutto il potere, così da solo si governa. E così anche nella Libertas praestantissimus “[..] alla maggioranza si dia il massimo, e la maggioranza del popolo diviene sorgente unica ed universale dei diritti e dei doveri”.Il potere politico non trova più il suo obiettivo e il suo limite nella legge morale naturale, ma nella volontà dei più.
-funzionali: se l'autorità non viene da Dio viene a mancare il fondamento morale che obbliga in coscienza i cittadini ad obbedire; da qui deriva la possibilità di una continua sovversione: l'autorità verrebbe a mancare del suo fine.
Tratto da: incontro per giovani sul tema della dottrina sociale della Chiesa a cura di Alleanza Cattolica
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roberto


2 commenti:

Riccardo ha detto...

Condivido in pieno. Checché se ne dica, relativismo e assolutismo proseguono fianco a fianco, ed è completamente falso che il relativismo sia una difesa contro l'imposizione dei più forti.

roberto ha detto...

Certo caro Riccardo,
Nella Veritas Splendor IL beato Giovanni P.II mette in guardia proprio dalla prospettiva di alleanza tra democrazia e relativismo