mercoledì 10 dicembre 2008

Castelli in aria

Oggi il mondo celebra (un po’ in sordina) il sessantennale della Dichiarazione Universale dei Diritti Dell'Uomo (The Universal Declaration of Human Rights, Paris, 10/12/1948).

In realtà non c’è molto da celebrare. Il mondo è ancora quello che è sempre stato.

Oceani di commenti si sono profusi negli anni per tentare di spiegarne il sostanziale fallimento: nessun riferimento ai doveri, nessun impianto sanzionatorio per gli inadempienti, autopresentazione della Dichiarazione come «ideale comune da raggiungersi» e non come carta normativa e vincolante, ecc…

Gli ideali sono belli e puri, addirittura nobili, ma nessuna costruzione umana o divina può reggersi senza fondamenta più che robuste, senza un duraturo matrimonio con i fatti e la realtà.

***

silvio

Nessun commento: