martedì 9 dicembre 2008

Questione morale

Caro Vito,

butto giù alcuni appunti a margine del tuo interessante articolo.

Ernesto Galli della Loggia ritiene che l’unica morale, in politica o in chi presiede la comunicazione sociale, debba essere un semplice sinonimo o sostituto della parola “verità” (parlava in TV, durante un dibattito: non ricordo né le parole precise, né la data).

Il politico, cioè, o il giornalista hanno il dovere, l’obbligo, di dire la verità, di cercare la verità. Nessun’altro senso può avere la questione morale in ambito pubblico.

Sulla verità ne hai parlato anche tu nell’articolo “L’uomo ha bisogno di verità”: l’ho letto in velocità. Durante le Feste leggerò con più calma questo ed altri tuoi scritti.

Alle parole di Galli della Loggia mi sento di aggiungere che ogni altra ricerca di significato, attorno alla questione morale, sia una perdita di tempo: i partiti politici ne dovrebbero convenire, se interessati a risolvere la suddetta questione. [leggi tutto]

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silvio

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bene Silvio,hai perfettamente ragione quando dici che la posizione cattolica non è subordinata a nulla, tantomeno al radicalismo ed al social-comunismo; Il radicalismo sovverte il bene con il male,mentre la social democrazia,mischia il bene con il male ,ovvero non permette più di combattere per la verità,tende all'immobilismo,al continuo compromesso che rende mollicci e vigliacchi.E' una sudicia colla che non permette di fare quello scatto,per scrollarsi di dosso la paura.

calamar ha detto...

Il compromesso non rende mollicci, è semplicemnte un meccanismo necessario alla civile convivennza in una società complessa.

Anonimo ha detto...

Certo Calamar,in un certo senso hai ragione la società è complessa
Questo è il dramma del laico credente,mentre un religioso con l'obbedienza ha la coscienza a posto,il laico nella sua libertà,soprattutto di dover agire , perchè la libertà non è essere liberi da.. ,ma essere liberi per..pensiamo alle scelte a volte difficili di un avvocato,un medico, un industriale, sebbene si agisca secondo retta coscienza si ha sempre il sospetto di non aver sempre fatto al neglio il proprio dovere.Ma a questo che possiamo chiamare "dramma " viene in soccorso la struttura della Santa Madre Chiesa nella quale il credente laico si rigenera ogni volta, ed è proprio qui che si comprende bene cos'è la divina misericordia di N.S.Signore che prende su di Lui questo dramma.
Il fatto grave è che venendo meno la fede si tende a legiferare troppo in ogni ambito specialmente morale e soprattutto in forte compromissione con il male