mercoledì 3 dicembre 2008

E ora è la volta di “Avvenire”

“Due «nodi» tra Santa Sede e Onu”


«Una perplessità e un no dividono, in questi giorni, il Vaticano e l'Onu. La prima per gli “argomenti” di una proposta che nei contenuti è assolutamente condivisa: quella che verrà avanzata dalla Francia all'Onu, a nome dei 25 paesi della Ue, per la depenalizzazione dell'omosessualità nel mondo e secondo cui tale depenalizzazione (sacrosanta anche per la Chiesa) dovrebbe passare per un riconoscimento dei diritti di “genere” in tutti i Paesi dove tali diritti (e i correlati riconoscimenti giuridici) non siano ancora stati riconosciuti.

E poi il Vaticano è contrario - lo ha spiegato da tempo - alla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, secondo cui un'imperfezione del feto può essere una condizione per praticare l'aborto: un «no» che - si badi bene - riguarda solo questo punto, visto che al testo approvato nel 2006 dall'Assemblea Generale la Santa Sede ha contribuito in modo significativo.» [leggi tutto]

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silvio

2 commenti:

calamar ha detto...

Ma... Rimango perplesso anche leggendo quest'articolo. Nella migliore delle ipotesi Migliore (scusate il gioco di parole)ha detto delle boiate pazzesche e ora la Chiesa cerca di mettere una pezza. In ogni caso mettere un link tra la depenalizzazione del reato "omosessuale" e il matrimonio è assolutamnete incomprensibile.

Anonimo ha detto...

no anzi, un meraviglioso gioco di parole... che sagace...
je suis toujours dans la meme empasse