venerdì 5 dicembre 2008

Lutto nell’orbe moscovita

Alessio II, patriarca ortodosso di Mosca e di tutte la Russie, è morto stamane a Peredelkino, presso Mosca.

Due mesi orsono, ad una cordiale lettera inviatagli da Benedetto XVI, il patriarca aveva risposto con altrettanta cordialità: «Sono lieto per le crescenti prospettive di sviluppare buone relazioni e una positiva cooperazione fra le nostre due Chiese. La solida base di ciò sta nelle nostre radici comuni e nelle nostre posizioni convergenti su molte questioni che oggi affliggono il mondo. Sono convinto del fatto che la più grande rivelazione del Vangelo: “Dio è amore” (1 Gv 4,8) dovrebbe divenire un orientamento vitale per tutti coloro che si considerano seguaci di Cristo, perché soltanto attraverso la nostra testimonianza di questo mistero possiamo superare la discordia e l'alienazione di questo secolo, proclamando i valori eterni del cristianesimo al mondo moderno».

Eppure, va detto, a causa di una tradizionale chiusura della Chiesa russa, sei anni orsono le relazioni tra Santa Sede e Patriarcato di Mosca precipitarono, motivate da un clamoroso niet proprio da parte di Alessio II.

Vedremo di che tempra sarà il successore.

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silvio

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