mercoledì 11 marzo 2009

S-Fortunati

«Una volta oltrepassata la fondamentale linea morale che ci impedisce di trattare gli esseri umani come meri oggetti di ricerca, non ci sarà più un punto di arresto».

L’Osservatore Romano, 07-03-09


Loris Fortuna, il friulano Loris Fortuna, aveva pianificato tutto. Già dal 1965 chiedeva di legalizzare il divorzio. Un successo. Un decennio dopo tentò ancora la sorte, proponendo la depenalizzazione dell’aborto: altro buon risultato.

Un anno prima della propria morte (1984), galvanizzato dagli inattesi successi, cercò di convincere Craxi circa la necessità di regolare l’eutanasia passiva.

Con Fortuna la società diventa ostaggio del capriccio privato e - come adesso è sempre più evidente - va in malora. Annullata la famiglia, tolti di mezzo il difettoso e il malato, restano appunto i radicali, i migliori, gli ariani. Coloro che, per definizione, sono senza difetto.

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silvio

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