Ormai la metastasi non è ulteriormente occultabile: interi episcopati - nella più scandalosa libertà - si oppongono apertamente a Roma, a Benedetto XVI.
Francia, Germania, Austria. Altrettante conferenze episcopali, indifferenti dinnanzi alle proprie chiese ridotte ad edifici vuoti, bacchettano ogni intervento pontificio di risanamento. Non solo: contestano, impuniti, il Magistero - specialmente quello relativo all'etica cristiana.
Dopo alcuni tentativi petrini (concessione della messa in latino, revoca della scomunica ai lefebvriani) di tamponare l'eresia progressista post-conciliare, si sono scatenati.
Dall'episcopato austriaco provengono le ultime invettive. Si contesta la nomina di mons. Gerhard Wagner a vescovo ausiliare della diocesi di Linz. I vescovi hanno l'impudenza di sconfessare apertamente il Papa, perché (testuale) «non vogliono un ritorno ai tempi del Kaiser».
Dal Vaticano, per ora, un imbarazzatissimo silenzio vaticanosecondista...
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3 commenti:
Frutti del Concilio?
Domanda: perchè la scomunica solo a Lefevbre e non a tutti questi ribelli? Forse perchè opporsi al CVII è peccato mortale, mentre costoro, essendo già al CVIII, sono solo dei discoletti?
La ribellione è talmente estesa che una scomunica a chi di dovere svuoterebbe la Chiesa.
O forse anche no, perché il poco sale rimasto potrebbe di nuovo muovere i cuori a conversione.
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